Osservatorio di Istanbul di Taqi al-Din

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Attività all'interno dell'Osservatorio di Taqi al-Din

L'osservatorio di Istanbul di Taqi al-Din fu fondato a Istanbul, capitale dell'Impero ottomano da Taqī al-Dīn Muḥammad ibn Maʿrūf nel 1577 e a quell'epoca esso era il più grande osservatorio astronomico esistente nel mondo islamico.
Tuttavia esso sopravvisse per pochi anni appena, visto che esso fu distrutto nel 1580.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1574, Murad III divenne il sultano dell'Impero ottomano. L'astronomo capo, Taqi al-Din, chiese al suo signore di finanziare la costruzione di un grande osservatorio astronomiche che rivaleggiasse con quello assai noto fatto edificare a Samarcanda dal sovrano timuride Ulugh Beg. Il sultano dette la sua approvazione e la costruzione fu terminata già nel 1577,[1] allo stesso tempo all'incirca dell'osservatorio eretto a Uraniborg da Tycho Brahe.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ John Morris Roberts, The History of the World, pp. 264-274, Oxford University Press, ISBN 978-0-19-521043-9

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • David A. King, «Taķī al-Dīn», in: The Encyclopaedia of Islam, vol. 10, pp. 132–3
  • Ahmad Y Hassan, Taqi al-Din and Arabic Mechanical Engineering, Institute for the History of Arabic Science, Aleppo University, 1976, pp. 34–35.
  • Antoine Gautier, "L'âge d'or de l'astronomie ottomane". In: L'Astronomie, (rivista mensile creata da Camille Flammarion nel 1882), dicembre 2005, volume 119.

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