Osmocene

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Osmocene
Struttura eclissata dell'osmocene
Struttura eclissata dell'osmocene
Nome IUPAC
osmocene, bis(η5-ciclopentadienil)osmio(II)
Nomi alternativi
Os(C5H5)2, OsCp2
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC10H10Os
Aspettosolido bianco
Numero CAS1273-81-0
Numero EINECS215-055-8
PubChem79163
SMILES
[CH-]1C=CC=C1.[CH-]1C=CC=C1.[Os+2]
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)2,64[1]
Temperatura di fusione229 °C (502 K)[2]
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
irritante
attenzione
Frasi H315 - 319 - 335 [3]
Consigli P101 - 102 - 103 - 262 - 280 - 305+351+338 - 304+340 - 403+233 - 501 [3]

L'osmocene è il composto metallorganico con formula Os(C5H5)2, spesso abbreviata come OsCp2. Appartiene alla categoria dei composti a sandwich e più in particolare è un metallocene. L'osmocene è disponibile in commercio e in condizioni normali è un solido di colore bianco. In questo composto l'osmio ha formalmente stato di ossidazione +2.[2][4]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

La struttura dell'osmocene è quella di un composto a sandwich, con l'atomo di osmio racchiuso tra due anelli ciclopentadienilici. È una struttura analoga a quella del rutenocene, con i due anelli aromatici in configurazione eclissata (simmetria D5h), mentre nel ferrocene hanno configurazione sfalsata (simmetria D5d).[4]

In solido l'osmocene mostra struttura cristallina ortorombica, gruppo spaziale Pnma, con costanti di reticolo a = 707,9 pm, b = 890,8 pm e c = 1277,1 pm, quattro unità di formula per cella elementare. La distanza media Os-C risulta 219 pm, molto simile a quella Ru-C del rutenocene (218,6 pm).[1]

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

L'osmocene fu sintetizzato per la prima volta nel 1959 da Ernst Otto Fischer trattando tetracloruro di osmio con un eccesso di ciclopentadienuro di sodio.[5] Si può ottenere anche trattando tetrossido di osmio con acido bromidrico, e successiva reazione con zinco e ciclopentadiene.[1]

Reattività[modifica | modifica wikitesto]

L'osmocene è un composto stabile fino a 540 ºC.[5] Dà luogo a reazioni di sostituzione elettrofila, analogamente a ferrocene e rutenocene. La reattività cala nell'ordine ferrocene > rutenocene > osmocene.[6] Di contro, dei tre è l'osmocene quello che forma più facilmente addotti con acidi di Lewis tipo Cp2Os•HgCl2.[7]

Per ossidazione dell'osmocene si forma un dimero contenente un legame osmio-osmio.[8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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