Ordine di precedenza delle decorazioni italiane

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L'ordine di precedenza delle decorazioni italiane è un importante aspetto della faleristica militare. Esso stabilisce in quale ordine vadano portati sulla divisa i nastrini delle decorazioni che il singolo militare ha conseguito nel corso della sua carriera.

Tale ordine è informato a criteri di importanza, secondo i quali le decorazioni di maggior prestigio precedono naturalmente quelle di minor valore. Lo scopo di tale regolamentazione è quello di assicurare l'uniformità nella disposizione dei nastrini sulle divise di militari diversi, ed evitare personalizzazioni legate al valore affettivo attribuito dal singolo militare.

A fronte del loro scopo uniformatore, i regolamenti che disciplinano la materia sono cambiati nel corso del tempo, per tener conto dell'istituzione o la messa in decadenza di singole decorazioni, anche e soprattutto in relazione alla comparsa o scomparsa dei regimi politici che tali decorazioni assegnano. Di seguito si propongono gli schemi sintetici, insieme all'epoca in cui essi sono stati istituiti.

Regno d'Italia (1861-1945)[modifica | modifica wikitesto]

Fine della Prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Ottobre 1923[modifica | modifica wikitesto]

1926[modifica | modifica wikitesto]

Il regolamento del 1926 limitò fortemente il numero di decorazioni indossabili, riducendole alle seguenti:

1927[modifica | modifica wikitesto]

Regio Decreto nº 574 del 6 marzo 1927[modifica | modifica wikitesto]

Regio decreto 19 gennaio 1928, nº 150[modifica | modifica wikitesto]

1931[modifica | modifica wikitesto]

Repubblica italiana (1946-attuale)[modifica | modifica wikitesto]

L'ordine è dato dal Regolamento per la disciplina delle Uniformi, Allegato C "Decorazioni in uso permanente - ordine di successione", edito nel 2002 dallo Stato Maggiore della Difesa, e successive modifiche ed integrazioni.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ difesa.it, https://www.difesa.it/SMD_/Staff/Reparti/V/RegolamentoUniformi/Documents/C%20Decorazioni%20di%20uso%20permanente.pdf. URL consultato l'11 gennaio 2019.
  2. ^ Nota: stelletta entro fronde d'alloro d'oro.
  3. ^ a b Nota: con corona turrita di bronzo.
  4. ^ a b c d e f abrogata con decreto del Presidente della Repubblica 13 dicembre 2010, n. 248, Regolamento recante abrogazione espressa delle norme regolamentari vigenti che hanno esaurito la loro funzione o sono prive di effettivo contenuto normativo o sono comunque obsolete, a norma dell'articolo 17, comma 4-ter, della legge 23 agosto 1988, n. 400, in G. U. serie generale n. 20 del 26 gennaio 2011, supplemento ordinario n. 18, in vigore dal 10 febbraio.
  5. ^ Poi ridenominata Medaglia a ricordo delle campagne e del servizio prestato nelle colonie italiane dell'Africa Orientale e nelle relative zone d'influenza [1923-1935], abrogata retroattivamente dal 3 ottobre 1935 (regio decreto 10 maggio 1937, n. 2463, Aggiornamento del R. decreto 27 aprile 1936-XIV, n. 1150, e del R. decreto-legge 23 luglio 1936-XIV, n. 1584, riguardanti la concessione della medaglia commemorativa delle operazioni militari in Africa Orientale Italiana, in G. U. del Regno n. 36 del 14 febbraio 1938).
  6. ^ Abrogata retroattivamente dal 3 ottobre 1935 (regio decreto 10 maggio 1937, n. 2463, Aggiornamento del R. decreto 27 aprile 1936-XIV, n. 1150, e del R. decreto-legge 23 luglio 1936-XIV, n. 1584, riguardanti la concessione della medaglia commemorativa delle operazioni militari in Africa Orientale Italiana, in G. U. del Regno n. 36 del 14 febbraio 1938).
  7. ^ La classe di Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell'Ordine al merito della Repubblica italiana non è riportata.
  8. ^ Le precedenti insegne dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana possono essere portate liberamente.
  9. ^ a b È consentito l’uso delle sole onorificenze attribuite precedentemente all’entrata in vigore della Legge n.178 del 3 maggio 1951 e non quelle conferite successivamente alla predetta data.
  10. ^ Non è riportata la Gran croce al merito della Croce Rossa Italiana assegnata per servizi resi in tempo di guerra in zona di operazioni.
  11. ^ a b Nota: alla palma delle medaglie al merito assegnate per servizi resi in tempo di guerra in zona di operazioni è sovrapposta una stelletta dei relativi metalli, differentemente da quanto illustrato.
  12. ^ Non sono riportate la Medaglia d'oro e d'argento al merito della Croce Rossa Italiana né Medaglia di bronzo al merito della Croce Rossa Italiana assegnata per servizi resi in tempo di guerra in zona di operazioni.
  13. ^ a b Le Croci di anzianità di servizio della Croce Rossa Italiana sono state successivamente estese in più classi Regolamento per il conferimento dei riconoscimenti della Croce Rossa Italiana
  14. ^ Quiescente
  15. ^ Il nastrino relativo alle medaglie concesse ad ufficiali della Guardia di Finanza hanno nella parte mediana una stelletta d'oro per la medaglia d'oro, una stelletta di argento per la medaglia d'argento o una stelletta di bronzo per la medaglia di bronzo.
  16. ^ Abrogata con decreto legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, Abrogazione di disposizioni legislative statali, a norma dell'articolo 14, comma 14-quater, della legge 28 novembre 2005, n. 246, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 292 del 15 dicembre 2010, supplemento ordinario n. 276.
  17. ^ Sostituita il 6 febbraio 2017 dalla Medaglia commemorativa per le operazioni antipirateria.
  18. ^ Tale onorificenza è riportata a titolo di esempio in quanto le onorificenze previste dalla Santa Sede sono, in ordine di importanza, le seguenti: Ordine Piano, Ordine di S. Gregorio, Ordine Equestre di S. Silvestro, Croce pro Ecclesia et Pontefice, Medaglia Benemeriti.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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