Operazione Shader

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Operazione Shader
parte della guerra civile siriana e del suo sconfinamento in Iraq; e della guerra al terrorismo
Un Typhoon FGR4 vola sopra l'Iraq il 22 dicembre 2015
Data26 settembre 2014 - in corso
LuogoIraq, Siria, Libia e Tunisia
CausaTerrorismo jihadista dell'ISIS e del Fronte al-Nusra
Esitoin corso
  • Attacchi aerei sulle postazioni dell'ISIS in Iraq e Siria
  • L'ISIS perde un quarto del suo territorio
Schieramenti
Comandanti
Bandiera del Regno Unito David Cameron
Bandiera del Regno Unito Michael Fallon
Abu Bakr al-Baghdadi (califfo dello Stato Islamico)
Abu Ala al-Afri(vice-leader dello Stato Islamico)
Effettivi
300 addestratori militari di ribelli iracheni
75 addestratori militari di ribelli siriani
20 addestratori militari di ribelli tunisini
29 aerei da combattimento
6 aerei ISR
6 velivoli da trasporto
3 navi
1 sottomarino
Tra 9 000 a 18 000 combattenti in Iraq e in Siria (stima da parte dello spionaggio degli Stati Uniti del gennaio 2015)
Tra 20 000 a 31 500 combattenti in Iraq e in Siria (stima da parte della CIA del settembre 2014)
Perdite
1 volontario1 200 combattenti ISIS uccisi
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L'operazione Shader è un'operazione militare britannica durante l'intervento militare contro lo Stato Islamico dell'Iraq e della Siria, entrata in atto il 26 settembre 2014 a seguito di una richiesta formale di assistenza da parte del legittimo governo iracheno.

Background[modifica | modifica wikitesto]

Attacchi aerei in Iraq[modifica | modifica wikitesto]

Attacchi aerei in Siria[modifica | modifica wikitesto]

Attacchi aerei in Libia[modifica | modifica wikitesto]

Unità[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]


Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]