Opal Tometi

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Opal Tometi

Opal Tometi (Phoenix, 15 agosto 1984) è una scrittrice e attivista statunitense dei diritti umani. È cofondatrice di Black Lives Matter (BLM)[1] ed ex direttrice esecutiva della prima organizzazione nazionale per i diritti degli immigrati negli Stati Uniti delle persone di origine africana, la Black Alliance for Just Immigration (BAJI).

Con la BLM mira a portare l'attenzione sulle disuguaglianze razziali affrontate dai neri. Ha iniziato come organizzatrice di comunità nella sua città natale, sostenendo le questioni dei diritti umani. Ha condotto una campagna per promuovere i diritti umani, i diritti dei migranti e la giustizia razziale in tutto il mondo. Ha anche lavorato a favore dei sopravvissuti alla violenza domestica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Opal Tometi è figlia di immigrati nigeriani. È la maggiore di tre figli e ha due fratelli più piccoli. È cresciuta a Phoenix in Arizona, e ora vive a Brooklyn, New York. Ha conseguito un Bachelor of Arts in storia presso l'Università dell'Arizona[2] e un Master in Comunicazione e Advocacy presso l'Università statale dell'Arizona. Il 7 maggio 2016 ha ricevuto una laurea honoris causa in scienze dalla Clarkson University.[3]

Attivismo[modifica | modifica wikitesto]

Black Lives Matter[modifica | modifica wikitesto]

La Tometi, con Patrisse Cullors e Alicia Garza, ha fondato Black Lives Matter nel 2013 ed è accreditata di aver creato gli aspetti dei social media del movimento.[4]

Black Alliance for Just Immigration[modifica | modifica wikitesto]

Ha lavorato anche come condirettore e direttore delle comunicazioni, prima di diventare direttore esecutivo di BAJI. I suoi contributi includevano le principali iniziative organizzative per una manifestazione per la giustizia degli immigrati e il primo briefing del Congresso sugli immigrati neri a Washington.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Ha parlato alla Susquehanna University, alla Facing Race Conference del 2012, al Summit delle idee dell'Aspen Institute e al Grinnell College Technology and Human Rights Symposium.[5][6][7][8] Ha parlato alle Nazioni Unite e ha collaborato con il Forum globale delle Nazioni Unite sulla migrazione e la Commissione sulla condizione delle donne. Mentre era all'Università dell'Arizona, si è offerta volontaria per l'American Civil Liberties Union. È inoltre coinvolta in Black Organizing for Leadership and Dignity[9] ed è membro di Theta Nu Xi Multicultural Sorority, Inc.

È apparsa in diversi media, tra cui Glamour,[10] Essence,[11] CNN,[12] MSNBC,[13] e BET.[14] I suoi scritti sono stati pubblicati da diversi media tra cui The Huffington Post[15] e Time[16] La Tometi continua a collaborare con le comunità di Los Angeles, Phoenix, New York City, Oakland, Washington e con le comunità degli Stati Uniti meridionali.

Riconoscimenti e premi[modifica | modifica wikitesto]

È stata definita come nuova leader per i diritti civili da Essence Magazine nel 2014 e dal Los Angeles Times nel 2013.[17] È stata inserita nell'elenco Root 100 degli afroamericani tra i 25 e i 45 anni,[18] nella lista delle 100 donne straordinarie di Cosmopolitan. Insieme a Garza e Cullors, è stata nominata, nel 2013, dalla rivista Time, nelle 100 Women of the Year[19] e Politico 50 2015[20] Guide to Thinkers, Doers, and Visionaries.[21] Nel 2016 è stata, insieme alle sue colleghe cofondatrici, nella lista di Fortune dei World's Greatest Leaders.[22] Nel 2017 ha ricevuto il Letelier-Moffitt Human Rights Award.[23] È anche presente nello Smithsonian's National Museum for African American History and Culture (NMAAHC).[24] Nel 2018 è stata inclusa, dal Guardian, nell'elenco dei 200 leader[25] che incarnano il lavoro di Frederick Douglass. Nel 2019, insieme ai coautori Alicia Garza e Patrisse Khan-Cullors, ha ricevuto un PEN Oakland Josephine Miles Literary Award per When They Call You a Terrorist: A Black Lives Matter Memoir. Recentemente, è apparsa sulla copertina di Time[26] e di Guardian Nigeria Magazine.[27] È stata inclusa nella Time 100 delle persone più influenti del 2020[28] ed è nella lista delle 100 donne della BBC annunciata il 23 novembre 2020[29]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The three women behind the Black Lives Matter movement, su Madame Noire. URL consultato il 24 novembre 2020.
  2. ^ (EN) Lisa Armstrong, Civil Rights Leaders, su Black Alliance. URL consultato il 15 ottobre 2015.
  3. ^ (EN) Opal Tometi awarded Clarkson University honorary degree, su clarkson.edu. URL consultato il 28 giugno 2020.
  4. ^ (EN) Black Lives Matter birth civil rights movement, su The Guardian. URL consultato il 24 novembre 2020.
  5. ^ (EN) Black Lives Matter founder to speak at Susquehanna, su Susquehanna University. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2015).
  6. ^ (EN) Opal Tometi Black Lives Matter message love all, su The Washington Times. URL consultato il 24 novembre 2020.
  7. ^ (EN) Opal Tometi, su Facing Race. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).
  8. ^ (EN) Technology and human rights symposium, su grinnell.edu. URL consultato l'11 marzo 2017.
  9. ^ Black Organizing for Leadership and Dignity.
  10. ^ (EN) Collier Meyerson, Meet the Women Founders of Black Lives Matter, in Glamour. URL consultato il 26 novembre 2018.
  11. ^ (EN) Black Lives Matter Founders Chosen As Glamour's "Women Of The Year" Essence, in Essence. URL consultato il 26 novembre 2018.
  12. ^ (EN) The Disruptors. URL consultato il 26 novembre 2018.
  13. ^ (EN) When #BlackLivesMatter we won't have to say 'black lives matter', in MSNBC.com. URL consultato il 26 novembre 2018.
  14. ^ (EN) Black girls rock 2016 awards community change agent, su BET.com. URL consultato il 18 dicembre 2018.
  15. ^ (EN) Opal Tometi, su The Huffington Post.
  16. ^ (EN) Opal Tometi, su Time. URL consultato il 26 novembre 2018.
  17. ^ (EN) How friends tapped power of social media to start, su The Daily Item. URL consultato il 24 novembre 2020.
  18. ^ (EN) The Root100, 2015, su The Root. URL consultato il 24 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2015).
  19. ^ (EN) Black lives matter founders 100 women of the year, su Time. URL consultato il 27 aprile 2020.
  20. ^ (EN) Politico 50, su POLITICO Magazine. URL consultato il 20 gennaio 2019.
  21. ^ (EN) Alicia Garza, Patrisse Cullors and Opal Tometi, su Politico. URL consultato il 24 novembre 2020.
  22. ^ (EN) The Black Lives Matter Founders Are Among the World's Greatest Leaders, in Fortune. URL consultato il 26 novembre 2018.
  23. ^ (EN) Letelier Moffitt human rights awards, su ips-dc.org. URL consultato il 24 novembre 2020.
  24. ^ (EN) How Do You Tell the Story of Black America in One Museum?. URL consultato il 26 novembre 2018.
  25. ^ (EN) The Frederick Douglass 200, su the Guardian. URL consultato il 20 gennaio 2019.
  26. ^ Black Lives Matter founders 100 women of the year
  27. ^ Opal Tometi Black Lives Matter
  28. ^ (EN) Black Lives Matter founders, su Time. URL consultato il 23 settembre 2020.
  29. ^ (EN) BBC 100 Women 2020: Who is on the list this year?, in BBC News, 23 novembre 2020. URL consultato il 23 novembre 2020.

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