Onofrio Paganini

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Onofrio Paganini (Milano, circa 1705Venezia, 1776) è stato un attore teatrale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore e capocomico, nato a Milano agli inizi del XVIII secolo, Onofrio Paganini studiò e si laureò in lettere,[1] ma prevalse in lui la passione per il teatro, ed esordì nella compagnia di Antonio Marchesini, con la quale recitò nei ruoli di "innamorato" col nome di Odoardo.[1]

Per la figura piccola e tozza, la faccia rotonda e sanguigna, si affermò rapidamente nelle parti di secondo Zanni,[2] e Antonio Piazza nel suo volume Il Teatro scrisse di lui: «Aveva una voce imbrogliata ed oscura, e pareva che le sue parole uscissero dall'esofago d'uno che mangiasse... Quel botticino, recitava sul gusto del secolo passato, e aveva la smania di fare ancora quelle parti, che gli stavano bene quarant'anni avanti».[3]

Nel 1753 Paganini diventò capocomico sostituendo al San Giovanni Grisostomo di Venezia,[1] la compagnia di Antonio Sacco, trasferitosi all'estero, creando una propria compagnia,[1] scritturando anche ottimi attori, tra i quali Giuseppe Zanarini e la moglie Rosa Brunelli, attrice di buon talento, che in seconde nozze sposò il maestro di musica Baccelli.[2][4][5]

Dopo il 1765 effettuò tournée in Spagna e in Portogallo.[2][6]

Il figlio Francesco, recitò sia con il padre sia con la compagnia di Giovanni Simoni, ma ritornato col padre lo seguì in Portogallo.[1]

Rientrato in Italia dapprima si unì ad Antonio Camerani, poi costituì una propria compagnia, mettendosi in evidenza come Brighella,[2] con primadonna la moglie Anna Corona,[2] che vedova sposerà Pietro Pianca. Anna Corona si rivelò una delle principali attrici del suo tempo,[2] e grazie all'ingegno e alla grazia, ottenne successi nella commedia come nel dramma e nella tragedia.[1] Fu tra le prime interpreti del dramma importato dal teatro francese.[1]

Onofrio Paganini morì a Venezia nel 1776.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Onofrio Paganini, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 2 maggio 2019.
  2. ^ a b c d e f g Onofrio Paganini, in le muse, VIII, Novara, De Agostini, 1967, p. 474.
  3. ^ La Compagnia Comica... (PDF), su asa.archiviostudiadriatici.it. URL consultato il 2 maggio 2019.
  4. ^ Il grande Settecento, su ricerca.gelocal.it. URL consultato il 2 maggio 2019.
  5. ^ Biografia degli artisti, su books.google.it. URL consultato il 2 maggio 2019.
  6. ^ Gnudi,, in Dizionario biografico degli italiani, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 2 maggio 2019.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • A. Bartoli, Scenari inediti della Commedia dell'Arte. Contributo alla storia del teatro popolare italiano, Firenze, Sansoni, 1880.
  • F. S. Bartoli, Notizie istoriche de' comici italiani che fiorirono intorno all'anno MDL fino a' giorni presenti, Padova, 1781-1782.
  • F. De Boni, Biografia degli artisti, Venezia, 1840.
  • (FR) F. D'Origny, Annales du théâtre italien, Parigi, Duchesne, 1788.
  • G. Muresu, Tra sceniche baruffe. Studi sul teatro italiano del Settecento, Roma, Bulzoni, 2010.
  • L. Rasi, I comici italiani. Biografia, bibliografia, iconografia, I, Firenze, 1897.
  • O. Giardi, I comici dell'arte perduta. Le compagnie comiche italiane alla fine del secolo XVIII, Roma, Bulzoni, 1991.
  • N. Leonelli, Attori tragici, attori comici, Milano, Istituto Editoriale Italiano Bernardo Carlo Tosi, 1940.
  • V. Pandolfi, La Commedia dell'arte: storia e testo, Firenze, Le Lettere, 1988.
  • F. Taviani e M. Schino, Il segreto della Commedia dell'arte: la memoria delle compagnie italiane del XVI, XVII e XVIII secolo, Firenze, Casa Usher, 1982.
  • O. Trebbi, Contributi alla biografia dei comici italiani, in Rivista Italiana di Teatro, VI, n. 3, 15 maggio 1942.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]