Olio di behen

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Olio di behen, davanti ai semi decorticati di moringa oleifera

L'olio di behen o di been o di ben o di semi di moringa viene estratto dai semi della Moringa oleifera, una conifera a crescita rapida anche in terreni aridi, originaria dei tratti sub-himalayani dell'India settentrionale, ma ampiamente coltivata in tutte le zone tropicali. Tutte le parti dell’albero Moringa - la corteccia, i baccelli, le foglie, le noci, i semi, i tuberi, le radici e i fiori - sono commestibili.[1] L'olio estratto dai suoi semi è caratterizzato da una resistenza all'ossidazione ed all'inrancidimento insolitamente alta e da un gusto delicato e gradevole. L'olio è utilizzato da migliaia di anni come base nelle formulazioni dei profumi. Nell'olio di been A. Voelcker, nel 1848, individuò un acido grasso saturo con 22 atomi di carbonio, da allora chiamato acido beenico.[2]

L'olio è il componente principale del seme e rappresenta il 35-40% del peso del seme. Viene utilizzato dall'industria oleochimica per la produzione di ingredienti cosmetici, di biodiesel.[3]

Gli è stato attribuito il nome INCI: MORINGA OLEIFERA SEED OIL , il numero CAS : 93165-54-9 e numero EINECS: 296-941-1

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'olio di behen verrebbe citato in alcune iscrizioni come importato dall'Asia sotto il faraone Sahura della 5 ° dinastia dal nord dell'Asia Gli antichi Egizi lo usavano nella cottura del cibo, come un profumo, unguento e medicamento.[4]

Gli antichi greci producevano l'olio di behen e altri oli vegetali. Teofrasto, nel IV secolo a.C., lo indicava come uno degli oli da usare per produrre i profumi.

A Roma , intorno al 70 d.C., Plinio il Vecchio descrisse l'albero e i suoi frutti sotto il nome di myrobalanum con il significato di "balsamo". Nello stesso periodo Dioscoride descrisse il frutto come balanos myrepsike (approssimativamente "frutto a forma di ghianda adatto alla preparazione di unguenti profumati").[5]

Caratteristiche chimico fisiche[modifica | modifica wikitesto]

L'olio di behen è una miscela eterogenea di lipidi, soprattutto trigliceridi ( oltre il 95%). L'olio non raffinato ha un colore tendente all'arancio. Per la produzione alimentare e cosmetica viene commercializzato un prodotto raffinato, giallo pallido a seconda del processo di decolorazione, con i seguenti tipici parametri chimico fisici:

Caratteristiche chimico fisiche dell'olio di behen, valori tipici
colore giallo tenue
densità a 24 °C (mg / mL) 0,901 ± 0,009
indice di rifrazione (40 °C) 1.460 ± 0,005
viscosità (mPa × s) 64,7 ± 21,8
acidità (% in acido oleico libero) 1,33 ± 1,15
numero di saponificazione (mg di KOH / g di olio) 185,5 ± 6,0
numero di iodio (g di I / 100 g di olio) 67,46 ± 1,43

Composizione[modifica | modifica wikitesto]

In tutti gli oli vegetali la composizione può variare in funzione della cultivar, delle condizioni ambientali, della raccolta, della estrazione e della lavorazione.[2]

Concentrazione percentuale di acidi grassi rilevata in diversi studi[2][6]
acido grasso notazione delta[7]
acido caprilico 08:0 0,03 0,03 0,04 nd nd nd 0,03 0,03 0,02 nd
acido miristico 14:0 0,1 0,1 0,13 0,1 0,18 nd 0,11 0,11 0,11 nd
acido palmitico 16:0 6 5,4 6,34 7,8 6,54 6,2 5,73 6,04 5,81 5,8
acido ipogeico 16:1Δ7c nd 0,11 0,1 nd nd nd 0,1 0,11 0,1 nd
acido palmitoleico 16:1Δ9c 1 0,98 1,28 2,2 0,5 0,87 1,32 1,46 1,44 1,1
acido margarico 17:0 0,04 0,04 0,08 nd nd nd 0,09 0,09 0,09 nd
acido stearico 18:0 8 5,8 5,7 7,6 6 4,95 3,83 4,14 4 4,2
acido oleico 18:1Δ9c 76 67,65 71,6 67,9 72 74,8 75,39 73,6 73,91 75,6
acido linoleico 18:2Δ9c,12c 3,5 0,69 0,77 1,1 0,87 1,65 0,72 0,73 0,71 0,7
acido α-linolenico 18:3Δ9c,12c,15c 0,2 0,2 0,2 0,2 nd 0,2 0,2 0,22 0,2 0,2
acido arachico 20:0 6,8 3,72 3,52 4 4 3,68 2,52 2,76 2,7 2,6
acido gadoleico 20:1Δ11c 3 2,64 2,24 1,5 2 0,97 2,54 2,4 2,46 2,2
acido beenico 22:0 8 6,74 6,21 6,2 7 6,1 5,83 6,73 6,38 5,7
acido erucico 22:1Δ13c 0,1 0,12 0,12 nd nd nd 0,15 0,14 0,14 nd
acido lignocerico 24:0 5 nd nd 1,3 nd nd 0,96 1,08 1,06 nd
acido cerotico 26:0 1 0,9 1,21 nd nd nd nd nd nd nd

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Moringa, su Food and Agriculture Organization of the United Nations. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  2. ^ a b c Alessandro Leone, Alberto Spada e Alberto Battezzati, Moringa oleifera Seeds and Oil: Characteristics and Uses for Human Health, in International Journal of Molecular Sciences, vol. 17, n. 12, 20 dicembre 2016, DOI:10.3390/ijms17122141. URL consultato il 4 dicembre 2019.
  3. ^ David M. Fernandes, Raquel M. F. Sousa e Alberto de Oliveira, Moringa oleifera: A potential source for production of biodiesel and antioxidant additives, in Fuel, vol. 146, 15 aprile 2015, pp. 75–80, DOI:10.1016/j.fuel.2014.12.081. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  4. ^ Hannig, Rainer., Großes Handwörterbuch Ägyptisch-Deutsch : die Sprache der Pharaonen : (2800-950 v. Chr.), Von Zabern, 1995, ISBN 3-8053-1771-9, OCLC 231638729. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  5. ^ De materia medica, MS M.652 fol. 20r - Images from Medieval and Renaissance Manuscripts - The Morgan Library & Museum, su ica.themorgan.org. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  6. ^ SOFA - Seed Oil Fatty Acids, su sofa.mri.bund.de. URL consultato il 4 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2018).
  7. ^ John Ohlrogge, Nick Thrower e Vandana Mhaske, PlantFAdb: a resource for exploring hundreds of plant fatty acid structures synthesized by thousands of plants and their phylogenetic relationships, in The Plant Journal, vol. 96, n. 6, 9 novembre 2018, pp. 1299–1308, DOI:10.1111/tpj.14102. URL consultato il 5 dicembre 2019.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]