Oh My Gawd!!!

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando il singolo di Mr Eazi, vedi Oh My Gawd.
Oh My Gawd!!!
album in studio
ArtistaThe Flaming Lips
Pubblicazione6 gennaio 1987
Durata48:00
Dischi1
Tracce11
GenereRock alternativo
Noise rock
EtichettaRestless Records
ProduttoreThe Flaming Lips
The Flaming Lips - cronologia
Album precedente
(1986)
Album successivo
(1989)

Oh My Gawd!!! è un album in studio dei Flaming Lips del 1987.

Registrazione[modifica | modifica wikitesto]

Stando a quanto riportato nelle note di copertina di una compilation del 1998, Wayne Coyne e Michael Ivins dei Flaming Lips si sono intenzionalmente privati del sonno durante le sessioni del disco.[1]

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Le tracce dell'album, in modo particolare One Million Billionth of a Millisecond on a Sunday Morning, sembra ricalcare le orme dei Pink Floyd.[2][3][4] Zach Schonfeld di Paste, afferma che, nonostante «presenti qua e là le orecchiabili sonorità hillbilly-punk» delle pubblicazioni precedenti, si tratta della loro «prima prova eclettica».[2]

L'album presenta alcune citazioni: la frase Take this, brother. May it serve you well, che si sente all'inizio di Everything's Explodin', fa il verso a Revolution 9 dei Beatles.[5] La conclusiva Love Yer Brain termina con un campionamento di Tomorrow Never Knows del quartetto di Liverpool.[6] Se riprodotta al contrario, Ode to C.C. (Part I) si può sentire il batterista Richard English che urla "Mom, You fucked up when You raised me!" è un estratto di Talk Dirty to Me dei Poison.[7]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Recensioni professionali
RecensioneGiudizio
AllMusic[8]
The Rolling Stone Album Guide[9]
Piero Scaruffi[3]

Sebbene abbia ricevuto degli apprezzamenti, secondo la critica e la stampa specializzata, Oh My Gawd!!! non definisce ancora al meglio le sonorità del gruppo come invece riesce a fare il successivo Telepathic Surgery (1989).[3][10]

Secondo il recensore di Stereogum Brad Shoup, «col tempo, i Flaming Lips hanno imparato a cimentarsi in veri e propri esperimenti senza limitarsi a stiparli soltanto per il gusto di farlo. Ma il loro entusiasmo per quello che fanno qui è contagioso.»[1]

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Everything's Explodin' – 4:44
  2. One Million Billionth of a Millisecond on a Sunday Morning – 9:21
  3. Maximum Dream for Evil Knievel – 2:50
  4. Can't Exist – 2:48
  5. Ode to C.C. (Part I) – 0:46
  6. The Ceiling Is Bendin' – 3:45
  7. Prescription: Love – 6:10
  8. Thanks to You – 3:56
  9. Can't Stop the Spring – 4:11
  10. Ode to C.C. (Part II) – 1:50
  11. Love Yer Brain – 7:44

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) The Flaming Lips Albums from Worst to Best: 11. Oh My Gawd!!!, su stereogum.com. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  2. ^ a b (EN) The Flaming Lips: Hear It Is/Oh My Gawd!!!/Telepathic Surgery Reissues Review, su pastemagazine.com. URL consultato il 13 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2020).
  3. ^ a b c (EN) Flaming Lips, su scaruffi.com. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  4. ^ (EN) Take a Dive Into the Flaming Lips' Salad Days with 'Seeing the Unseeable', su popmatters.com. URL consultato il 13 febbraio 2024 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2020).
  5. ^ (EN) Oh My Gawd!!!...The Flaming Lips: Review, su babyblaue-seiten.de. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  6. ^ (EN) Songs that Sampled Tomorrow Never Knows by The Beatles, su whosampled.com. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  7. ^ (EN) Jim DeRogatis, Staring at Sound: The True Story of Oklahoma's Fabulous Flaming Lips, Crown, 2007, p. 54.
  8. ^ (EN) Oh My Gawd!!!...The Flaming Lips – The Flaming Lips, su allmusic.com. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  9. ^ (EN) Charles R. Cross, The New Rolling Stone Album Guide, Simon & Schuster, 2004, p. 300.
  10. ^ Eddy Cilìa, Enciclopedia Rock - '90 (quinto volume), Arcana, 2001, p. 252.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock