Nuper rosarum flores

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Struttura del mottetto

Nuper Rosarum Flores, Ecco fiori di rosa, è un mottetto isoritmico composto nel 1436 da Guillaume Dufay, per essere cantato durante la cerimonia per la consacrazione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze. La cupola fu realizzata dall'architetto e scultore Filippo Brunelleschi

La prima esecuzione[modifica | modifica wikitesto]

La cerimonia, molto fastosa, fu presieduta da Papa Eugenio IV. Il mottetto è sorprendente per la sua sintesi dell'antico stile isoritmico e del nuovo stile contrappuntistico che venne sviluppato nel decennio successivo dallo stesso Dufay e dai suoi successori.

«Si udirono cantare voci così numerose e così varie, e tali sinfonie s'elevarono verso il cielo, che si sarebbe creduto di sentire un concerto d'angeli [ ... ] Quando il canto cessava [ ... ] si sentivano suonare gli strumenti in maniera [ ... ] allegra e soave [ ... ] Al momento dell'elevazione la basilica tutta intera risuonò di sinfonie così armoniose, accompagnate dal suono di diversi strumenti, che si sarebbe detto che il suono e il canto del paradiso fossero scesi dal cielo sulla terra.»

Le dispute sul mottetto[modifica | modifica wikitesto]

Charles Warren, in un articolo[1] del 1973 che ha avuto grande risonanza, ha ritenuto di poter dimostrare che le strutture proporzionali del mottetto fossero in relazione con le proporzioni del tempio. In seguito, Craig Wright[2] ha mostrato che le proporzioni architettoniche attribuite da Warren al Brunelleschi sono scorrette, e ha affermato che le proporzioni usate da Dufay potrebbero piuttosto derivare dalle indicazioni bibliche sulle misure del Tempio di Salomone. Lo stesso Warren ha accettato come fondate le obiezioni di Wright, ma l'idea di una relazione diretta fra le proporzioni del mottetto e la struttura della basilica è stata recentemente riproposta[3]. Uno studio più recente propone ulteriori relazioni tra la costruzione brunelleschiana, il mottetto di Dufay e la simbologia dell'Apocalisse, il tutto visto alla luce del riferimento alla Firenze del Quattrocento come la nuova Gerusalemme celeste [4].

Testo e traduzione del mottetto[modifica | modifica wikitesto]

Testo originale in latino Traduzione in italiano
1. Nuper rosarum flores
Ex dono pontificis
Hieme licet horrida
Tibi, virgo coelica,
Pie et sancte deditum
Grandis templum machinae
Condecorarunt perpetim.

2. Hodie vicarius
Jesu Christi et Petri
Successor Eugenius
Hoc idem amplissimum
Sacris templum manibus
Sanctisque liquoribus
Consecrare dignatus est.

3. Igitur, alma parens
Nati tui et filia
Virgo decus virginum,
Tuus te Florentiae
Devotus orat populus,
Ut qui mente et corpore
Mundo quicquam exorarit

4. Oratione tua
Cruciatus et meritis
Tui secundum carnem
Nati Domini sui
Grata beneficia
Veniamque reatum
Accipere mereatur.
Amen.
1. Recentemente fiori di rose,
come dono del pontefice,
- nonostante il terribile inverno -
hanno ornato questo tempio
di eccezionale costruzione
dedicato devotamente e solennemente
a te, vergine del cielo.

2. Oggi il vicario di Gesù Cristo
e il successore di Pietro, Eugenio,
si è degnato di consacrare
questo grandissimo tempio
con le sue sante mani
e con i sacri oli.

3. Ora, benevola madre
e figlia di tuo figlio,
vergine e decoro di tutte le vergini,
il tuo devoto popolo di Firenze
prega che chiunque abbia richiesto
qualcosa con una mente e un corpo sani

4. sia degno di ottenere
con la tua preghiera
e per i meriti di tuo figlio
nella sua sofferenza carnale
i graditi doni del Signore
e il perdono dei peccati.

Amen.

Il cantus firmus utilizzato nel mottetto, Terribilis est locus iste, cantato dai due Tenor a distanza di una quinta l'uno dall'altro, la cui traduzione è "Questo luogo incute rispetto", è ripreso dal repertorio gregoriano ed è il testo dell'introito che si esegue nel rito di dedicazione di una chiesa.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) C. Warren, Brunelleschi's Dome and Dufay's Motet, The Musical Quarterly 59 (1973), 92–105
  2. ^ (EN) C. Wright, Dufay's "Nuper rosarum flores", King Solomon's Temple, and the Veneration of the Virgin, Journal of the American Musicological Society 47 (1994), 395–441
  3. ^ (EN) M. Trachtenberg, Architecture and Music Reunited: A New Reading of Dufay's "Nuper Rosarum Flores" and the Cathedral of Florence, Renaissance Quarterly 54 (2001), 740-775
  4. ^ E. Gasparini, Tra musica e architettura. Il Nuper rosarum flores di Dufay e la brunelleschiana cupola di Santa Maria del Fiore, Musica / Realtà 88 (2009)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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