Numquam nega raro adfirma

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La frase latina numquam nega raro adfirma (contrazione di numquam nega raro adfirma distingue frequenter, la cui traduzione in italiano è non negare mai, afferma raramente, distingui frequentemente) è uno dei motti della Compagnia di Gesù di Sant'Ignazio di Loyola, rappresentativo di una impostazione morale dell'et et. [1]

Nel Settecento vi fu una storica contrapposizione tra lassismo gesuitico e rigorismo giansenista.

Un ritorno di popolarità del motto sui media lo si è avuto sulla stampa per riferire di un diverso atteggiarsi del cardinale Carlo Maria Martini, che è stato appunto gesuita, nei confronti dei testi di Benedetto XVI, quando era ancora solo il cardinal Ratzinger. [2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Espressione usata in contrapposizione all'aut aut di Kierkegaard.
  2. ^ [1] Archiviato il 30 settembre 2007 in Internet Archive. Vittorio Messori Corriere della Sera
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