Numenius borealis

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Chiurlo boreale
Stato di conservazione
Critico - Probabilmente estinto[1]
Classificazione scientifica
DominioEukarya
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseTetrapoda
ClasseAves
OrdineCharadriiformes
SottordineScolopaci
FamigliaScolopacidae
GenereNumenius
SpecieN. borealis
Nomenclatura binomiale
Numenius borealis
Forster, 1772

Il chiurlo boreale (Numenius borealis Forster, 1772) è un rarissimo uccello della famiglia degli Scolopacidae.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione (il chiurlo boreale è il centrale) da Louis Agassiz Fuertes

Il chiurlo boreale è una delle otto specie di chiurlo ed è classificata con loro nel genere "Numenius". È stato usato nel genere separato Mesoscolopax .[2] Numenius è Classificato nella famiglia Scolopacidae, ordine dei Charadriiformi. Altre specie in quella famiglia comprendono beccaccia, falaropo e beccaccino. La specie fu descritta da Johann Reinhold Forster nel 1772.[3] Il nome generico ha tre possibili etimologie. La prima, dal greco "noumenios". "Noumenios" significa "della luna nuova", il sottile becco di questa specie sarebbe paragonato ad una sottile mezzaluna.[4] Una seconda possibilità è che il nome del genere sia derivato dalla parola latina numen, che significa "cenno" e riferendosi alla testa che questa specie tiene piegata avanti e indietro. La possibilità finale è che "Numenius" è una forma latinizzata del greco "noumenios", che era la parola che Diogene Laerzio ha usato per riferirsi a una specie di chiurli . Il nome specifico borealis è latino per "boreale", "del nord".[5]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I chiurli boreali sono piccoli, di circa 30 centimetri di lunghezza.[6] Gli adulti hanno lunghe gambe grigiastro scuro, il becco è lungo e leggermente curvo verso il basso. Le parti superiori sono screziate di marrone, la pancia e le parti inferiori del piumaggio sono marrone chiaro. In volo le ali mostrano un rivestimento di piume color terra di Siena . Sono simili in apparenza alla Numenius hudsonicus, la sottospecie americana del chiurlo piccolo, ma di dimensioni più ridotte. Di fatto l'unico modo certo di distinguere il chiurlo boreale è l'analisi della parte inferiore delle penne remiganti disserrate.[7] Il suo canto è poco documentato, ma Include suoni chiari e fischiati.[5] il chiurlo boreale forma una coppia di specie parallele, ecologicamente equivalenti, con il numero Numenius minutus , ma rispetto al suo parente asiatico è leggermente più grande, più lungo, con gambe più corte e dal tono del piumaggio più caldo.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Si teme che il chiurlo boreale possa essere estinto, perché l'ultimo avvistamento accertato risale al 1963, a Barbados. Questo uccello nidificava in Canada, tra Cape Bathurst e Point Lake nei Territori del Nord-Ovest; nel resto dell'anno era presente anche in Siberia, in Alaska e nel New England. In inverno migrava a sud, soprattutto nel Sud America meridionale (Cile e Argentina, ma anche in Brasile, Paraguay e Uruguay). Era di passo nei Caraibi, in Messico e nel Sud America settentrionale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Numenius borealis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Unione Ornitologi Americani. "A classification of the bird species of South America Part 02". Retrieved 2008-01-12.
  3. ^ Coraciiformes, su zoonomen.net. URL consultato il 21 dicembre 2007.
  4. ^ Terres, John K., L'Audubon Society Enciclopedia degli Uccelli del Nord America, 1980, p. 769, ISBN 0-394-46651-9.
  5. ^ a b Gollop, J.B., ed. (1986). Eskimo Curlew: A Vanishing Species?. Nature Saskatchewan Natural History Society.
  6. ^ Ellis, Richard (2004). No Turning Back: The Life and Death of Animal Species. New York: Harper Perennial. p. 178. ISBN 0-06-055804-0.
  7. ^ Townsend, Charles W. (1933). "Sight Records of the Eskimo Curlew" (PDF). Auk. 50 (2): 214. doi:10.2307/4076883.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Numenius borealis, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.
Controllo di autoritàJ9U (ENHE987007553011805171
  Portale Uccelli: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di uccelli