Notte di Santa Marina

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Notte di Santa Marina
strage
Data19 giugno 1944
StatoBandiera della Repubblica Sociale Italiana Repubblica Sociale Italiana
Divisione 1Veneto
Divisione 2Belluno
Divisione 3Feltre
ResponsabiliAttilio Bolzonella, Willy Niedermayer
Motivazionerappresaglia per la liberazione di partigiani carcerati
Conseguenze
Morti5

Notte di Santa Marina è il nome di una strage nazifasciata avvenuta a Feltre il 19 giugno 1944.

A seguito dell'assalto al carcere di Baldenich eseguito dai partigiani con la liberazione di 70 prigionieri senza uccidere nessuno[1][2], per rappresaglia, la gendarmeria tedesca, coadiuvata da spie italiane, arrestò 37 persone, poi imprigionate o deportate in campi di concentramento e ne uccise 5: il colonnello degli alpini Angelo Zancanaro, pluridecorato della Grande guerra, fondatore del CNL veneto, suo figlio Luciano, di fronte alla loro casa uccisero l'ingegnere Pietro Vedrami e il commerciante antifascista Oldino de Paoli. Si recarono nel seminario vescovile dove uccisero il giovane seminarista Romano Colonna. Vennero anche massacrati di botte due preti: don Giulio Gaio e don Candido Fent[3].

Nel dopoguerra per questo eccidio furono condannati Attilio Bolzonella alla fucilazione, con pena poi commutata in ergastolo e poi in 30 anni e Willy Niedermayer, capitano delle SS, condannato all'ergastolo nel 1962, ma morto nel 1982 in Cile dove era fuggito.[2]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1977, Medaglia d'oro al V. M. alla memoria del tenente colonnello Angelo Zancanaro[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Antonio Scopel, I Tedeschi nel Feltrino; 1917-1918, 1943-1945, Belluno, BellunoPress, 1965, p. 233.
  2. ^ a b c Adriano Mansi, Feltre, 19.6.1944, su traginazifasciste.it, 28 dicembre 2015. URL consultato il 29 gennaio 2023.
  3. ^ Piave: cronache di un fiume sacro, p. 172.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Antoniol, La Resistenza nel Feltrino, 1943-1945, in Giovanni Perenzin (a cura di), Comunisti e cattolici nella Resistenza feltrina, Belluno, Isbrec, 2005, pp. 166-167.
  • Liana Bortolon, Il mio tempo di guerra, in Giovanni Perenzin (a cura di), Comunisti e cattolici nella Resistenza feltrina, Belluno, Isbrec, 2005, pp. 193-194; 204.
  • Luigi Boschis, Popolazioni del bellunese nella guerra di liberazione 1943-1945, Feltre, Castaldi, 1986, pp. 176-182.
  • Lorenzo Capovilla, Federico Maistrello, Assalto al Monte Grappa. Settembre 1944, il rastrellamento nazifascista del Grappa nei documenti italiani, inglesi e tedeschi, Treviso, Istresco, 2011, pp. 391-406.
  • Elena Carano, Oltre la soglia. Uccisioni di civili nel Veneto 1943-1945, Padova, CLEUP, 2007, pp. 287-289.
  • Sandro Sacco, Le stragi nazifasciste in provincia di Belluno, 1944-1945. Schede, in Protagonisti, a. XXXV, n. 107, dicembre 2014, pp. 15-16.
  • Aldo Sirena, La memoria delle pietre. Lapidi e monumenti ai partigiani in provincia di Belluno, Belluno, Isbrec, 1996, pp. 119-123.
  • Ferruccio Vendramini, Alle origini della democrazia repubblicana. Feltre e il suo territorio nei verbali del CLN 1945-46, Belluno, Isbrec, 2004, pp. 85-98.
  • Aristide Zenoni, Cronaca del CLN di Feltre, in Giovanni Perenzin (a cura di), Comunisti e cattolici nella Resistenza feltrina, Belluno, Isbrec, 2005, pp. 43-44.