Neve penitente

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Penitenti di neve nelle Ande centrali (Argentina), alti tra 1,5 e 2 metri

La neve penitente[1] (calco dello spagnolo nieve penitente) è una formazione nevosa delle regioni elevate tropicali e subtropicali, che si presenta per vaste estensioni sotto forma di piramidi o di coni regolari che da lontano ricordano figure umane incappucciate. Il fenomeno è frequente soprattutto nelle Ande, ma è stato osservato anche in Asia e Africa. Le singole formazioni sono comunemente chiamate penitenti.

Prima descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La neve penitente fu descritta per la prima volta da Charles Darwin nel 1839 nel suo libro Viaggio di un naturalista attorno al mondo. Il 22 Marzo 1835, salendo le Ande e passando una zona di neve perenne vicino al passo Piuquenes, Darwin osservò queste masse gelate e spiegò come durante il disgelo si trasformavano in pinnacoli.[2]

Sugli altri pianeti[modifica | modifica wikitesto]

Grazie alla sonda New Horizons, sulla superficie di Plutone sono stati osservati penitenti analoghi a quelli terrestri, ma di dimensioni molto maggiori: alti fino a 500 metri e separati tra di loro da distanze di 3-5 chilometri.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Penitente, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 10 ottobre 2018.
  2. ^ Charles Darwin, Viaggio di un naturalista attorno al mondo, Einaudi, p. 304.
  3. ^ Elisa Nichelli, Plutone e le sue creste di neve, su Media Inaf, 5 gennaio 2017. URL consultato il 10 ottobre 2018.

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