Nazionale di rugby a 15 femminile della Gran Bretagna

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Bandiera del Regno Unito
Gran Bretagna
Uniformi di gara
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Prima tenuta
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Tenuta alternativa
Sport rugby a 15
Federazione Women’s Rugby Football Union
Esordio internazionale
Gran Bretagna 8-14 Francia
(Londra, 19 aprile 1986)
Migliore vittoria
Gran Bretagna 32-0 Italia
(Birmingham, 18 marzo 1990)
Peggiore sconfitta
Francia 28-6 Gran Bretagna
(Chalon-sur-Saône, 2 maggio 1987)
Campionato europeo
Partecipazioni 1 (esordio: 1988)
Miglior risultato 2ª (1988)

La nazionale di rugby a 15 femminile della Gran Bretagna (in inglese Great Britain women’s national rugby union team) è la selezione di rugby a 15 femminile che rappresentò la Gran Bretagna in ambito internazionale tra il 1986 e il 1990. Essa fu la prima selezione nazionale a vedere la luce nelle isole britanniche nonché la prima ad avervi disputato un incontro internazionale.

Nella sua breve vita (4 anni e 8 incontri, tutti con status di internazionale) realizzò un secondo posto al primo campionato europeo della storia, e aprì la strada alle selezioni nazionali che presero vita nelle Home Nation, a iniziare da Galles e Inghilterra che esordirono nel 1987.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Già dalla fine del XIX secolo vi erano donne del Regno Unito attive nel rugby (resoconti dell’epoca parlano di un incontro tra due rappresentative di Scozia e Inghilterra a Glasgow disputatosi nel 1881[1]), ma i primi abbozzi di organizzazione attesero circa cent’anni per vedere la luce: fu infatti solo alla fine degli anni settanta del XX secolo che il rugby femminile iniziò a strutturarsi in club e federazioni che ne disciplinassero l’attività, sia nelle Isole Britanniche che altrove nel resto d’Europa. Tra le persone considerate pioniere del rugby femminile nelle Isole britanniche figura l’inglese Deborah Griffin, che iniziò a costituire nel 1978 una rete di squadre di club universitarie a partire dal proprio istituto, lo University College di Londra, e il concittadino King’s College[2], suo avversario per diversi incontri prima che altre università dalla Gran Bretagna si unissero e organizzassero proprie squadre femminili.

Ancora grazie all’attivismo di Griffin nacque nel 1983 la Women’s Rugby Football Union (WRFU), che regolamentò il rugby di tutta la Gran Bretagna[2][3]. A tale federazione fece capo la neoistituita formazione nazionale britannica, che esordì nel 1986 (l’Inghilterra avrebbe esordito, insieme al Galles, solo un anno più tardi[4]) e fu affidata alla guida tecnica del trentacinquenne Stefan Czerpak, un ex giocatore inglese che aveva militato nel Newbury per tutta la sua carriera[5].

L’incontro d’esordio fu una sconfitta per 8-14 contro la Francia sul campo londinese del Richmond[6]; fu proprio la Francia l’unica squadra a infliggere sconfitte alle britanniche, dal momento che le altre due avversarie (Italia e Paesi Bassi) furono da esse battute. In totale furono 8 gli incontri disputati dalla Gran Bretagna tra il 1986 e il 1990, inclusi i tre del campionato europeo 1988 in cui raggiunsero la piazza d’onore: quattro contro la Francia con una vittoria e tre sconfitte, due ciascuno contro Italia e Paesi Bassi, tutte vinte. L’ultimo incontro in assoluto della Gran Bretagna fu a Moseley, un sobborgo di Birmingham, il 18 marzo 1990 e coincise con la sua miglior vittoria, un 32-0 all’Italia che fu ripreso da una troupe televisiva di Channel 4 e incluso in un documentario sul rugby femminile nel Regno Unito[7].

A inizio anni novanta la Women’s Rugby Football Union cambiò nome e divenne Rugby Football Union for Women (RFUW) restringendo il suo ambito solo al rugby femminile d’Inghilterra[2], e lasciando quindi liberi i club di Galles e Scozia di formare le proprie union. Da quel momento in avanti la storia del rugby britannico ha seguito percorsi separati per ogni federazione.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Incontri disputati[modifica | modifica wikitesto]

Data Sede Incontro Note
19 aprile 1986 Londra Gran Bretagna — Francia 8-14 Test match
2 maggio 1987 Chalon-sur-Saône Francia — Gran Bretagna 28-6 Test match
22 novembre 1987 Londra Gran Bretagna — Paesi Bassi 16-0 Test match
21 maggio 1988 Bourg-en-Bresse Gran Bretagna — Italia 32-9 Campionato europeo
22 maggio 1988 Bourg-en-Bresse Gran Bretagna — Paesi Bassi 26-0 Campionato europeo
23 maggio 1988 Bourg-en-Bresse Francia — Gran Bretagna 8-6 Campionato europeo
4 maggio 1989 Londra Gran Bretagna — Francia 13-0 Test match
18 marzo 1990 Birmingham Gran Bretagna — Italia 32-0 Test match

Riepilogo per avversario[modifica | modifica wikitesto]

Avversario Primo incontro G V N P PF PS % V/G
Bandiera della Francia Francia 1986 4 1 0 3 33 50 25
Bandiera dell'Italia Italia 1988 2 2 0 0 64 9 100
Bandiera dei Paesi Bassi Paesi Bassi 1987 2 2 0 0 42 0 100
Totale generale 8 5 0 3 139 59 62,5

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Ladies’ International Match Scotland vs England, in The Herald, Glasgow, 9 maggio 1881. URL consultato il 17 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2013).
  2. ^ a b c (EN) Mark Taylor, How a game for a laugh led to Deborah Griffin blazing a trail to develop women’s rugby, in The Cambridge Independent, 11 marzo 2018. URL consultato il 13 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2018).
  3. ^ (EN) Women’s rugby pioneer excited by future of the sport, su englandrugby.com, Rugby Football Union, 19 giugno 2017. URL consultato il 13 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2017).
  4. ^ (EN) Wales Women v England: 30-year anniversary, su englandrugby.com, Rugby Football Union, 10 febbraio 2017. URL consultato il 14 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2018).
  5. ^ (EN) Newbury RFC host memorial match for Stefan Czerpak, su rfu.com, Rugby Football Union, 23 aprile 2007. URL consultato il 20 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 18 settembre 2012).
  6. ^ (EN) Geoffrey Nicholson, The fast girls, in The Observer, 20 aprile 1986, p. 45.
  7. ^ (EN) Rugby Women (1990), in BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]


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