Napeanthus

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Napeanthus
Immagine di Napeanthus mancante
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaGesneriaceae
SottofamigliaGesnerioideae
TribùNapeantheae
Wiehler, 1983
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineScrophulariales
FamigliaGesneriaceae
GenereNapeanthus
Gardn., 1843
Specie
(Vedi testo)

Napeanthus Gardn., 1843 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenente alla famiglia Gesneriaceae. È anche l'unico genere della tribù delle Napeantheae Wiehler, 1983.[1]

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome del genere deriva da due parole greche: "ναπος - napos" ( = valle selvosa, boscaglia, foresta) e "ανθος - anthos" ( = fiore) ed è stato definito scientificamente per la prima volta dal botanico e naturalista scozzese George Gardner (1810, Ardentinny - 1849, Kandy) nella pubblicazione "The London journal of botany - 2: 13." del 1843[2], mentre la tribù è stata definita dal botanico contemporaneo Hans Joachim Wiehler (1930-2003) nella pubblicazione "Selbyana - 6(1–4): 151" del 1983.[3]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

  • Formula fiorale: per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:
* K (5), [C (2 + 3), A (2 + 2 + 1)], G (2), supero/infero, capsula/bacca.[5]
  • Il calice, gamosepalo (i sepali sono connati dalla base fino a metà), è composto da 5 denti. La forma è campanulata. Il calice è persistente.
  • La corolla, gamopetala, è composta da 5 petali connati con forme più o meno campanulate, talvolta rigonfie o tubulari. L'apice può essere debolmente o regolarmente bilabiato con lobi patenti e smarginati all'apice. I colori variano dal bianco al blu, rosa o lilla.
  • I frutti sono delle capsule secche con deiscenza loculicida, oppure loculicida più setticida per 2 o 4 valve (le valve non sono persistenti dopo la deiscenza). Le forme dei frutti sono oblunghe, ovoidi o globose. Le capsule sono incluse nel calice persistente. I semi sono numerosi.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento - dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La distribuzione delle specie di questo genere è neotropicale con habitat tropicali o subtropicali.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia di appartenenza di questa tribù (Gesneriaceae) comprende da 140 a 150 generi con 3500 specie (147 generi e circa 3460 specie[6]) distribuite soprattutto nell'area tropicale e subtropicale tra il Vecchio e Nuovo Mondo[1]. Altre pubblicazioni indicano più precisamente in 126 generi e 2850 specie la consistenza della famiglia.[5][7] Secondo le ultime ricerche di tipo filogenetico[6] la famiglia è suddivisa in tre (o quattro) sottofamiglie. Il genere Napeanthus è descritto all'interno della tribù Napeantheae (del quale è l'unico genere) che appartiene alla sottofamiglia Gesnerioideae.

Filogenesi[modifica | modifica wikitesto]

Da studi molecolari di tipo filogenetico del DNA risulta che la tribù Napeantheae è strettamente lagata alla tribù Beslerieae, e insieme queste due tribù formano un clade che è "gruppo fratello" del resto della sottofamiglia Gesnerioideae.[8]

Elenco specie[modifica | modifica wikitesto]

Questo genere è formato da 16 specie, ma è probabile che il numero possa aumentare:[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Kadereit 2004, pag. 114.
  2. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 27 ottobre 2015.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 27 ottobre 2015.
  4. ^ Judd 2007, pag. 238.
  5. ^ a b c Judd 2007, pag. 492.
  6. ^ a b c Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 23 ottobre 2015.
  7. ^ Strasburger 2007, pag. 850.
  8. ^ Zimmer et al. 2002, pag. 301.
  9. ^ Napeanthus, su The Plant List. URL consultato il 27 ottobre 2015.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]