NGC 7086

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NGC 7086
Ammasso aperto
NGC 7086
Scoperta
ScopritoreWilliam Herschel
Data1788
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCigno
Ascensione retta21h 30m 27s[1]
Declinazione+51° 36′ 00″[1]
Distanza4230[2] a.l.
(1298[2] pc)
Magnitudine apparente (V)8,4[1]
Dimensione apparente (V)9'
Caratteristiche fisiche
TipoAmmasso aperto
ClasseII 2 m
Età stimata140-158 milioni di anni[2]
Altre designazioni
Cr 437; OCl 214
Mappa di localizzazione
NGC 7086
Categoria di ammassi aperti

Coordinate: Carta celeste 21h 30m 27s, +51° 36′ 00″

NGC 7086 è un ammasso aperto visibile nella costellazione del Cigno.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Mappa per individuare NGC 7086.

Si trova sull'equatore galattico, 3,5 gradi a NW della stella π2 Cygni, in un campo stellare che appare a tratti fortemente oscurato da polveri interstellari; è un oggetto di piccole dimensioni apparenti, formato da componenti invisibili ad un binocolo. Le sue stelle più luminose sono di magnitudine 11 e formano un addensamento ben evidente anche con un piccolo telescopio; con diametri superiori ai 150mm sono evidenti decine di stelle fino alla magnitudine 13. L'ammasso appare dominato da una stella rossa, non appartenente ad esso.

La declinazione fortemente settentrionale di quest'ammasso favorisce notevolmente gli osservatori dell'emisfero nord; dalle regioni boreali si presenta estremamente alto nel cielo nelle notti d'estate, mentre dall'emisfero australe resta piuttosto basso e non è osservabile dalle latitudini troppo lontane dalla zona tropicale.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra giugno e novembre.

Storia delle osservazioni[modifica | modifica wikitesto]

NGC 7086 venne individuato per la prima volta da William Herschel nel 1788, assieme a numerosi altri oggetti circostanti, attraverso il suo telescopio riflettore da 18,7 pollici; suo figlio John Herschel lo inserì nel General Catalogue of Nebulae and Clusters col numero 2124.[4]

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

NGC 7086 è un ammasso poco appariscente situato sul Braccio di Orione alla distanza di circa 1442 parsec (4700 anni luce);[2] la regione galattica a cui appartiene è dominata dalla presenza della grande regione di formazione stellare di Cygnus X, in cui si stanno generando diversi gruppi di stelle di grande massa. A questa distanza, le sue dimensioni apparenti corrispondono a un diametro reale di circa 2,2 parsec.[5]

Studi fotometrici hanno permesso di individuare inizialmente una settantina di stelle come membri effettivi dell'ammasso, cui si aggiungono 20 stelle la cui appartenenza è dubbia; estendendo gli studi alle stelle di piccola massa, si è arrivati a un totale di circa 210 componenti. La massa totale di tutte queste componenti si aggira sulle 330 M.[5] Ricerche finalizzate all'individuazione di pianeti extrasolari tramite il metodo del transito non hanno dato esito positivo, ma hanno permesso di individuare cinque stelle variabili, quattro delle quali di tipo a eclisse.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 7086. URL consultato il 30 giugno 2013.
  2. ^ a b c d WEBDA page for open cluster NGC 7086, su univie.ac.at. URL consultato il 30 giugno 2013.
  3. ^ Una declinazione di 52°N equivale ad una distanza angolare dal polo nord celeste di 38°; il che equivale a dire che a nord del 38°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 38°S l'oggetto non sorge mai.
  4. ^ Catalogo NGC/IC online - result for NGC 7086, su ngcicproject.org. URL consultato il 30 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  5. ^ a b Tadross, A. L., Kinematical Focus on NGC 7086, in Journal of the Korean Astronomical Society, vol. 38, n. 4, dicembre 2005, pp. 423-428. URL consultato il 30 giugno 2013.
  6. ^ Rosvick, Joanne M.; Robb, Russell, A Photometric Search for Planets in the Open Cluster NGC 7086, in The Astronomical Journal, vol. 132, n. 6, dicembre 2006, pp. 2309-2317, DOI:10.1086/508517. URL consultato il 30 giugno 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Catalogo NGC/IC online, su ngcicproject.org. URL consultato il 7 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0, William-Bell inc. ISBN 0-943396-14-X

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