NGC 501

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NGC 501
Galassia ellittica
NGC 501 nelle immagini SDSS, con le altre galassie visibili nello stesso campo di vista.
Scoperta
ScopritoreR. J. Mitchell
Data28 ottobre 1856 [1]
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazionePesci
Ascensione retta01h 23m 22.4s [2]
Declinazione+33° 25′ 59″ [2]
Distanza224 milioni di a.l.
(64 Mpc) [1]
Magnitudine apparente (V)14,5 [3]
nella banda B: 15,5 [3][4]
Redshift+0,016561 ± 0,000227 [2]
Luminosità superficiale13,40 [3]
Velocità radiale4924 ± 68 [2] km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia ellittica
ClasseE0 [3]
Altre designazioni
PGC 5082, GC 284, 2MASS J01232240+3325582 [3]
Mappa di localizzazione
NGC 501
Categoria di galassie ellittiche

Coordinate: Carta celeste 01h 23m 22.4s, +33° 25′ 59″

NGC 501 è una galassia ellittica situata nella costellazione dei Pesci a una distanza di 224 milioni di anni luce dal Sistema solare.[1]

Scoperta[modifica | modifica wikitesto]

La galassia NGC 501 è stata scoperta il 28 ottobre 1856 dall'astronomo irlandese R. J. Mitchell.[1]

Anche se John Dreyer, il creatore del New General Catalogue, attribuisce la scoperta a William Parson, III conte di Rosse, egli nota che molte delle sue scoperte furono in realtà fatte da qualcuno dei suoi collaboratori, in questo caso R. J. Mitchell,[1] che si avvalse del telescopio riflettore da 72" montato al Castello di Birr, in Irlanda. L'oggetto fu descritto come "molto debole e piccolo".[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (EN) Courtney Seligman, Celestial Atlas Table of Contents, NGC 501, su cseligman.com. URL consultato il 19 aprile 2024.
  2. ^ a b c d Results for object NGC 501, su ned.ipac.caltech.edu, National Aeronautics and Space Administration / Infrared Processing and Analysis Center. URL consultato il 19 aprile 2024.
  3. ^ a b c d e (FR) Les données de «Revised NGC and IC Catalog by Wolfgang Steinicke», NGC 500 à 599, su astrovalleyfield.ca. URL consultato il 19 aprile 2024.
  4. ^ SIMBAD Astronomical Database, in Strasbourg astronomical Data Center. URL consultato il 19 aprile 2024.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]