My Lai Four

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My Lai Four - Soldati senza onore
Titolo originaleMy Lai Four
Lingua originaleInglese
Paese di produzioneItalia
Anno2010
Durata100 min
Rapporto2,35:1
Genereguerra
RegiaPaolo Bertola
SoggettoSeymour Hersh
SceneggiaturaGiovanni Paolucci
ProduttoreGiovanni Paolucci
Produttore esecutivoGiovanni Paolucci
Casa di produzioneCDI
Distribuzione in italianoEagle Pictures
FotografiaDario Germani
MontaggioDaniele Campelli
Effetti specialiPaolo Bertola
MusicheEnrico Sabena
ScenografiaClaudio Cosentino
CostumiEddrick Domingo
TruccoCecille Baun
StoryboardDaniele Campelli
Art directorJohnny Katamura
Character designAlessandro Pitzalis
Interpreti e personaggi
  • Alvin Anson: Santanilla
  • Gianluca Baldari: Garfalo
  • Beau Ballinger: Lt. William Calley
  • Ronny Boos: Badessa
  • Michael Bruggink: Simmons
  • Daniele Campelli: Ravello
  • Alessio Cherubini: Wood
  • James 'Scotty' Crawford: Pearsall
  • Riccardo Flammini: Hall
  • Joe Goodall: Wyatt
  • Michael Thomas McCullough: Webber
  • Joe Suba: Sgt. Cowen
  • Yvette Yzon: Thi Le

My Lai Four è un film del 2010 diretto da Paolo Bertola e prodotto da Giovanni Paolucci.

Il film narra il tremendo massacro di Mỹ Lai ad opera di soldati statunitensi nella guerra del Vietnam, ispirandosi principalmente sul rapporto che il giornalista Seymour Hersh stilò sull'accaduto.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Attraverso la testimonianza di una sopravvissuta, si viene portati indietro fino al 1968, durante la Guerra del Vietnam, mostrandoci l'atmosfera pacifica del villaggio di Mỹ Lai, che viene rotta e distrutta per sempre dall'arrivo improvviso di militari statunitensi. L'undicesima brigata di fanteria leggera, poiché poco prima erano caduti in un'imboscata dei Viet Cong e sapendo che questi si nascondevano presso la popolazione dei villaggi, inizia ad abbandonarsi a eccidi e torture di ogni sorta verso gli abitanti, non frenandosi davanti a niente e stuprando una ragazza che cerca in tutti i modi di salvare suo figlio e il suo popolo. Il massacro si ferma quando un elicottero arriva e l'equipaggio, venuto a conoscenza delle violenze che si stavano consumando, si frappone tra i soldati e i pochi civili rimasti.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]