Mustafa al-Shaykh

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Mustafa al-Shaykh
Nascitaregione di 'Utma, 2 giugno 1957
Mortevivente
Dati militari
Paese servitoBandiera della Siria Repubblica Araba di Siria
Opposizione siriana
Forza armata Esercito arabo siriano
Esercito siriano libero
Anni di servizio1979-2012
GradoGenerale di brigata
GuerreGuerra civile in Libano
Guerra civile siriana
Comandante diConsiglio militare supremo dell'Esercito siriano libero
"fonti nel corpo del testo"
voci di militari presenti su Wikipedia

Muṣṭafā Aḥmad al-Shaykh (in arabo مصطفى أحمد الشيخ?; regione di 'Utma, 2 giugno 1957) è un generale siriano.

Originario della regione di Uṭma (in arabo أطمة?), nel Governatorato di Idlib, è comandante in capo del Consiglio Supremo militare dell'Esercito Siriano Libero (ESL) dal dicembre del 2012[1] è stato uno dei comandanti degli Shām Falcons (Falconi di Siria), un battaglione che conta circa 2.000 uomini,[2][3] È stato un generale dell'esercito regolare siriano, comandante del Reparto Armi chimiche e della Regione Settentrionale siriana prima della sua diserzione nel corso della guerra civile siriana.[4]

Al-Shaykh ha detto di aver combattuto con la sua coscienza prima di defezionare a causa dei suoi 37 anni di servizio attivo e della possibile retribuzione di cui avrebbe goduto con la sua famiglia estesa. Ha detto anche che la sua decisione finale è stata determinata da un'aggressione sessuale di un gruppo di soldati ai danni di una giovane sposa in un villaggio vicino Hama.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]