Coordinate: 45°27′13.31″N 9°10′51.75″E

Museo della Basilica di Sant'Eustorgio

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Museo della Basilica di Sant'Eustorgio
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàMilano
IndirizzoPiazza Sant'Eustorgio, 3 - Milano, Piazza Sant'Eustorgio 3, 20123 Milano e Piazza Sant'Eustorgio 3, 20122 Milano
Coordinate45°27′13.31″N 9°10′51.75″E
Caratteristiche
Visitatori13 725 (2022)
Sito web

Il Museo della Basilica di Sant'Eustorgio è un museo italiano situato a Milano, collocato all'interno del chiostro e in alcuni ambienti annessi alla Basilica di Sant'Eustorgio, uno degli edifici più antichi di Milano.[1] E' particolarmente noto per la Cappella Portinari.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il museo, che sorge sulle rovine di una necropoli paleocristiana,[2] è stato istituito per conservare, valorizzare e promuovere la conoscenza del patrimonio storico-artistico proveniente dalla Basilica stessa.

Collezioni[modifica | modifica wikitesto]

L'itinerario museale si sviluppa in sei sezioni espositive oltre al cimitero paleocristiano, che comprendono anche la visita delle Cappelle Solariane e la nota Cappella Portinari.

La prima sezione è collocata nel portico del chiostro e ospita i resti archeologici della necropoli cristiana trovata negli scavi degli anni cinquanta e sessanta del Novecento, insieme a pietre tombali e lastre di marmo. Sulle pareti è presente uno stemma vescovile antico e vari reliquiari.

Nella successiva area archeologica sono presenti i resti della necropoli scoperta negli scavi dei primi anni sessanta. Si prosegue nella vecchia sala capitolare, dove si trovano diverse statue, la più importante delle quali è quella di sant'Eugenio, e nella vecchia sagrestia, dove si conservano reliquiari, ex voto e oggetti liturgici dal XIV al XVII secolo.

Seguono due cappelle laterali, in stile gotico e collegate da un corridoio. La prima, dedicata a san Francesco, fu commissionata dalla famiglia Arlun e contiene un affresco anonimo di Gesù che appare a san Domenico di Guzmán; la seconda, dedicata a san Paolo, è stata commissionata dalla famiglia Sach e contiene una Madonna di lacca della scuola di Borromini e una effigie di san Paolo condotto in Paradiso di Daniele Crespi.

Infine la Cappella Portinari, commissionata dal nobile toscano Pigello Portinari, che è stato sepolto nella cappella insieme a san Pietro Martire, sepolto sotto l'altare nel 1737. Oltre alla sua arca, ci sono diversi affreschi di santi e dei quattro grandi Dottori della Chiesa (sant'Ireneo, sant'Ambrogio, sant'Agostino e san Gregorio Magno), insieme alle statue che rappresentano sia i Dottori che i miracoli del santo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Luigi Farrauto, Milano Pocket, EDT srl, 2018, p. 126, ISBN 978-88-592-4775-3.
  2. ^ a b Museo della Basilica di Sant'Eustorgio, su Museo di Sant'Eustorgio. URL consultato il 18 maggio 2024.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Gian Alberto Dell'Acqua (a cura di), La basilica di Sant'Eustorgio in Milano, Milano, 1984.
  • Erminia Giacomini Miari e Paola Mariani, Musei religiosi in Italia, Milano, Touring Club Italiano, 2005, pp. 141 - 142, ISBN 9788836536535.
  • Milano, collana Guide Rosse, Milano, Touring Club Italiano, 2007, pp. 370 - 372, ISBN 9788836543243.

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