Museo del mare (Trieste)

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Museo del mare
La sede del Museo del Mare; sulla sinistra si nota ancora il portale monumentale d'accesso al lazzaretto
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTrieste
Indirizzovia Campo Marzio 5
Coordinate45°38′42.8″N 13°45′27.1″E / 45.645222°N 13.757528°E45.645222; 13.757528
Caratteristiche
Tipomarittimo
Visitatori8 556 (2019)
Sito web

Il Museo del mare è uno storico museo triestino fondato nel 1904, al suo interno è raccolta una vasta collezione di documenti ed oggetti che raccontano la storia dell'attività portuale e marinara della città di Trieste.

Storia del museo[modifica | modifica wikitesto]

Il più antico gruppo che si occupò di raccogliere documenti sull'attività portuale Triestina fu la società di Pesca e Pescicoltura Triestina, fondata nel 1888, che nel anno 1904 istituì il primo museo della pesca a Trieste.

Pian piano grazie all'essenziale contributo dell'istituto Nautico il museo acquistò nuovi oggetti e documenti grazie ai quali poté ampliare gradualmente l'esposizione. Tutta la collezione venne conservata dalla Società Adriatica di Scienze Naturali, venne poi nel 1968 spostata alla nuova sede del museo del Mare, ove risiede tutt'oggi.

La sede[modifica | modifica wikitesto]

La palazzina che inizialmente riportava il civico numero 1, venne edificata nel 1721, per ospitare gli uffici del Lazzaretto San Carlo e successivamente l'Arsenale di Artiglieria, che venne spostato dopo un grave incidente dal castello di San Giusto. La palazzina venne poi ristrutturata secondo il progetto di Umberto Nordio così come si può vedere oggi.

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

Il civico museo del mare propone la storia e l'evoluzione dell'attività portuale e marinara a Trieste, accompagnandola con la storia dell'evoluzione delle navi. Nella Sala Marconi, al piano terra è conservato il tasto con cui il 26 marzo 1930, alle 11.03, Guglielmo Marconi dalla nave Elettra ancorata allo Yacht Club italiano di Genova invia il segnale che accende le tremila lampadine del Municipio di Sydney a 14.000 miglia di distanza. Sono inoltre presenti nel museo una sezione trasversale dello scafo, un'ancora ed alcune apparecchiature dell'attrezzatura radiotecnica che si trovava a bordo dell'Elettra.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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