Museo archeologico di Salonicco

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Museo archeologico di Salonicco
Ingresso principale del museo.
Ubicazione
StatoBandiera della Grecia Grecia
LocalitàSalonicco
IndirizzoManoli Andronikou, 6
Coordinate40°37′30″N 22°57′14″E / 40.625°N 22.953889°E40.625; 22.953889
Caratteristiche
TipoArcheologia
Istituzione1912
Apertura1962
Sito web

Il museo archeologico di Salonicco (in greco Αρχαιολογικό Μουσείο Θεσσαλονίκης?), situato nel capoluogo della Macedonia Centrale in Grecia, raccoglie materiali risalenti ad epoche comprese tra la Preistoria e l’età romana e provenienti dalla città stessa o da altri siti della regione macedone.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Venne fondato nel 1912, quando i Greci conquistarono la città agli Ottomani. Fino al 1925 i reperti archeologici vennero conservati presso il Konak e nell’Università Aristotele. In quell’anno furono trasferiti nella Nuova moschea. Durante la seconda guerra mondiale molti beni furono sepolti in modo da nasconderli alle forze tedesche occupanti. Il museo riaprì soltanto nel 1953.

La sede attuale[modifica | modifica wikitesto]

La collezione è ospitata in un edificio progettato da Patroklos Karantinos e completato nel 1962, quando avvenne l’inaugurazione. Una nuova ala fu aggiunta nel 1980 per ospitare i reperti di Verghina. Il museo fu profondamente rinnovato e riorganizzato nel 2001 e nel 2004.

La collezione[modifica | modifica wikitesto]

Attualmente nella sezione centrale si trova la ricca collezione di statue che spaziano dall’epoca arcaica all’età tardoromana e che provengono da tutta la Macedonia. Fra gli altri reperti vi sono elementi architettonici di un tempio ionico del VI secolo a.C., resti del palazzo che Galerio fece costruire nel centro di Salonicco e una ricostruzione (con elementi originali) della facciata di una tomba di Agia Paraskevi.

Nell’ala più recente del museo oggi sono ospitati oggetti rinvenuti durante i numerosi scavi nella Macedonia Centrale. Fra di essi spiccano le opere in oro, soprattutto i gioielli, che vengono prese come tema centrale per narrare la storia della regione dal VI secolo a.C. al 148 a.C. Nelle sale vicine ha sede la mostra permanente dei materiali preistorici[1].

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

  • Cratere di Derveni
  • Statua di Arpocrate (II secolo d.C.)
  • Testa di Serapide (II secolo a.C.)
  • Elmo di bronzo e maschera d’oro dalla necropoli di Sindos (VI secolo a.C.)
  • Porta di marmo dalla tomba Agia Paraskevi (IV secolo a.C.)
  • Statua di Afrodite (421-420 a.C.)
  • Medaglie d’oro (250-225 a.C.)
  • Mosaici
  • Diademi d’oro, dischi d’oro e teste di Medusa d’oro
  • Papiro di Derveni

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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