Murale sulla occupazione delle terre e lotta per lo sviluppo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Il murale sulla occupazione delle terre e lotta per lo sviluppo a Fiano Romano
Il murale sulla occupazione delle terre e lotta per lo sviluppo a Fiano Romano

Il Murale sulla occupazione delle terre e lotta per lo sviluppo è un'opera pittorica del 1972, installata a Fiano Romano, che riproduce episodi e personaggi ispiratori e simboli dei movimenti per la pace, per l'occupazione delle terre e per uno sviluppo solidare ed equo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'opera fu realizzata tra il 1970 e il 1972 dell'artista Rocco Falciano[1][2] con la collaborazione di Ettore de Conciliis[3], all'interno dell'esperienza del Centro Arte Pubblica Popolare di Fiano Romano[4], e con contributi, su piccoli dettagli, di artisti quali Carlo Levi ed Ernesto Treccani[5][6].

L'ispirazione per il murale nacque dalla "Marcia dal Nord al Sud per il Vietnam e la Pace e l'Indipendenza" organizzata, tra gli altri, da Danilo Dolci e che nel novembre del 1967 aveva fatto tappa a Fiano Romano[7].

L'opera vuole quindi essere una testimonianza di solidarietà e di vicinanza al popolo asiatico colpito in quegli anni dalla guerra del Vietnam[8] e, al tempo stesso, ricollegarsi alle lotte e alle esperienze locali di contadini e operai per la conquista dei diritti e della pace.

Infatti la realizzazione dell'opera, sostenuta dall'amministrazione comunale, vide anche incontri degli artisti con la popolazione per definirne ed approfondirne i contenuti[9].

Realizzato senza alcun costo per il Comune di Fiano Romano ed installato grazie all'opera gratuita di manodopera locale, il murale non mancò comunque di innescare polemiche e forti contrasti politici[10][11].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il murale, che copre un'area di 50 metri quadrati, è una sorta di pitto-scultura ispirata all'esperienza del muralismo messicano ed in cui sono riprodotti episodi e personaggi chiave per il movimento pacifista (come l'esplosione della bomba atomica), per quello di occupazione delle terre da parte dei contadini per sottrarle ai grandi latifondi (lotte che a Fiano Romano si erano vissute nel secondo dopoguerra) nonché per i movimenti operai per uno sviluppo equo e solidale, per l'allargamento dei diritti e contro lo sfruttamento capitalistico di popoli e risorse.

L'opera si articola così in tre rappresentazioni[9]:

  • a sinistra un fungo atomico su una città caotica e consumistica;
  • al centro, in alto, immagini che rievocano le prime lotte contadine per la terra;
  • a destra sventola una grande bandiera rossa composta dalle figure di eroi popolari e rivoluzionari, ed in basso cartelli con scritte operaie e contadine.

E cosí è possibile scorgere sulla grande bandiera Karl Marx e Papa Giovanni XXIII, Antonio Gramsci e Martin Luther King, Che Guevara e Gandhi, Palmiro Togliatti e Angela Davis e decine di altri personaggi che hanno segnato la storia di questi movimenti.

Rocco Falciano ricorda che[6]:

Lentamente era maturata l'idea di ricordare con un murale quelle lotte per i diritti civili e umani, collegandole al movimento locale per l'occupazione delle terre dopo la seconda guerra mondiale, e all'azione contemporanea per lo sviluppo, la solidarietà e la pace in Italia e in altre aree del mondo

L'opera è un esempio di quell'arte pubblica e popolare incentrata sull'impegno civile e politico, tipica degli anni sessanta e settanta del XX secolo.

Installato all'aperto, tra Piazzale Cairoli e Via Luigi Giustiniani, il murale è rimasto esposto nel corso degli anni alle intemperie e, mai restaurato, oggi mostra evidenti i segni del tempo e degli elementi[12].

Restauro[modifica | modifica wikitesto]

Lavori di restauro del murale a dicembre 2022

Nel mese di novembre 2022 il Comune di Fiano Romano affidò ad un professionista restauratore la realizzazione del restauro del murale per un importo di circa 30.000 euro, co-finanziati dalla Regione Lazio, da completare entro il 31 dicembre 2022.[13]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Biografia di Rocco Falciano (PDF), su Comune di Potenza.
  2. ^ Biografia di Rocco Falciano, su Museo della Scultura Contemporanea di Matera.
  3. ^ Gessica di Giuseppe, Arte per la pace (PDF), in L'Eretino, 19 luglio 2004, p. 3.
  4. ^ Carlo Serra, Murales e graffiti: il linguaggio del disagio e della diversità, Giuffrè, 2007, p. 31.
  5. ^ Il murale “Giuseppe Di Vittorio” – dialogo tra Carlo Levi e Ettore De Conciliis, Centro Arte Popolare, 1974, Fiano Romano, su Associazione Casa Di Vittorio.
  6. ^ a b Rocco Falciano, Il Treno d’argento - Memoriale 1950-1990 - L'Italia dei pittori e dei poeti, Avagliano editore, 2007, p. 138.
  7. ^ Appuntamento di Pace a Piazza SS. Apostoli (PDF), in L'Unità, 24 novembre 1967, p. 6.
  8. ^ Centro Arte Pubblica Popolare (C.A.P.P.) di Fiano Romano, Lettera "Iniziative di pitture murali nel Vietnam" (PDF), su roccofalciano.it, 4 febbraio 1973. URL consultato il 27 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
  9. ^ a b Guido Vicario, pp. 77—78.
  10. ^ Paolo Gambescia, Condannato per abusivismo edilizio il Centro d'Arte Popolare di Fiano (PDF), in L'Unità, 13 maggio 1972, p. 5.
  11. ^ Cesare de Simone, Caccia alle streghe a Fiano (PDF), in L'Unità, 7 luglio 1972, p. 8.
  12. ^ Natalia Gurgone, I murali del Centro di Arte Pubblica e Popolare 1964-1975: tecniche e problemi di conservazione, in Bollettino Istituto Centrale per il Restauro, n. 18-19, Nardini editore, 2009, pp. 30-55.
  13. ^ Determinazione P.E.G. N. 3 "Cultura" n. 288 - n. progressivo generale 1559 in data 16.11.2022 - Oggetto: ATTO DI IMPEGNO DI SPESA E AFFIDAMENTO DEL PROGETTO DI RESTAURO DEL 'MURALE SULL'OCCUPAZIONE DELLE TERRE E LOTTA PER LO SVILUPPO' AL RESTAURATORE INCARICATO DOTT. FRANCESCO DADDARIO - RESTAURO E DIAGNOSTICA DI BENI CULTURALI AI SENSI DELL'AVVISO PUBBLICO DEDICATO AI COMUNI DEL LAZIO E AGLI ENTI PRIVATI, PER LE INIZIATIVE CULTURALI, SOCIALI E TURISTICHE NEL TERRITORIO DELLA REGIONE LAZIO - INTERVENTI LAZIOCREA S.P.A. - ANNUALITÀ 2022 - CIG Z5E38A0388 (PDF), su Albo pretorio on-line del Comune di Fiano Romano, 16 novembre 2022. URL consultato il 17 novembre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Provincia di Roma, Centro arte pubblica Popolare Ettore De Conciliis: Opere sperimentali e di gruppo: 1963-81, Roma, 1982
  • Marco Falciano, Fiano Romano : un centro della valle del Tevere tra storia, cultura e immagini, De Angelis, 2001, SBN IT\ICCU\RMS\0136091.
  • Rocco Falciano, Il Treno d’argento - Memoriale 1950-1990 - L’Italia dei pittori e dei poeti, Avagliano editore, 2007.
  • Guido Vicario, Cronache e testimonianze per un ritratto di Fiano, Roma, G.E.L. Gruppo Editoriale Leader, 1999, SBN IT\ICCU\RML\0053323.
  Portale Pittura: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di pittura