Monos - Un gioco da ragazzi

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Monos - Un gioco da ragazzi
Una scena del film
Titolo originaleMonos
Lingua originalespagnolo, inglese
Paese di produzioneColombia, Argentina, Paesi Bassi, Germania, Svezia, Uruguay, Stati Uniti d'America, Svizzera, Danimarca, Francia
Anno2019
Durata102 min
Rapporto2,35:1
Genereazione, drammatico, guerra
RegiaAlejandro Landes
SoggettoAlejandro Landes
SceneggiaturaAlejandro Landes, Alexis Dos Santos
ProduttoreAlejandro Landes, Fernando Epstein, Santiago Zapata, Cristina Landes
Produttore esecutivoJorge Iragorri, Andrés Calderón, Gloria María Restrepo, Gustavo Pazmín, Josef Rebalski, Charles De Viel Castel, Duke Merriman, J. C. Chandor
Casa di produzioneStela Cine, Caracol Televisión, Cine Colombia, Dago García Producciones, Dynamo, EFD Colombia, Campo Cine, Lemming Film, Pandora Film Produktion, Snowglobe Film, Mutante Cine, Bord Cadre Films, Film i Väst, Counter Narrative Films
Distribuzione in italianoI Wonder Pictures, Unipol Biografilm Festival
FotografiaJasper Wolf
MontaggioYorgos Mavropsaridis, Ted Guard, Santiago Otheguy
Effetti specialiDaniel Cordero (supervisore)
MusicheMica Levi
ScenografiaDaniela Schneider
CostumiJohanna Buendía
TruccoAndrés Ramirez, Alex Rojas
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Monos - Un gioco da ragazzi (Monos) è un film del 2019 co-scritto e diretto da Alejandro Landes.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Sulla cima di una remota montagna colombiana i Monos, otto adolescenti identificati solo dai loro pseudonimi (Rambo, Lupo, Lady, Svedese, Puffo, Cane, Boom Boom e Gambalunga) eseguono esercitazioni di addestramento militare sorvegliando nel frattempo una prigioniera americana chiamata semplicemente Dottoressa. Le esercitazioni dei ragazzi vengono impartite per conto di una misteriosa Organizzazione da un Messaggero, il quale li esorta a spingersi oltre e consente a Lady e Lupo il permesso di intraprendere una relazione. Prima di ripartire, il Messaggero affida ai Monos una vacca da latte di nome Shakira.

I Monos festeggiano con degli spari celebrativi, durante i quali però Shakira viene inavvertitamente colpita e uccisa da Cane. Gli altri Monos lo puniscono mettendolo in isolamento in una fossa, e trascinando la carcassa di Shakira nel campo per spogliarla della carne, mentre Lupo si suicida per la vergogna. I Monos discutono su come denunciare Cane al Messaggero via radio, ma alla fine mentono per proteggerlo e sostengono che invece sia stato Lupo a uccidere Shakira. Il Messaggero fa mettere in contatto il comandante dell'Organizzazione con la Dottoressa (alla quale pone alcune domande sulla sua famiglia per confermare che è viva), poi nomina Gambalunga capo della squadra e Boom Boom suo vice.

Una notte la base dei Monos subisce un'imboscata e la Dottoressa viene posta sotto la sorveglianza di Svedese, che la informa che verrà uccisa se le forze avversarie tenteranno di salvarla. Una volta rimaste sole, la Dottoressa prova a convincere Svedese ad aiutarla a scappare, e si abbracciano quando il bunker in cui si nascondono viene bombardato. Svedese inizia a baciare la Dottoressa, che la respinge, e Svedese si mette a ridere. Il giorno seguente, Gambalunga annuncia che hanno vinto e si nasconderanno nella giungla. Una volta arrivati lì la Dottoressa fugge, al che Gambalunga distrugge la radio e dichiara che i Monos non sono più alla dipendenza dell'Organizzazione. Dopo che la Dottoressa viene nuovamente catturata, Gambalunga ordina a Rambo di incatenarla a un albero, ma lei lo fa piangendo e questo fa arrabbiare ulteriormente Gambalunga.

Il Messaggero torna a controllare i Monos e scopre che Lady e Gambalunga hanno iniziato una relazione sessuale senza la sua approvazione, obbliga i Monos a svolgere esercizi più faticosi e a confessargli i misfatti l'uno dell'altro. Puffo rivela che in realtà è stato Cane a uccidere Shakira, e rivela ciò che Gambalunga ha detto riguardo all'Organizzazione. Il Messaggero porta via Gambalunga in motoscafo per farlo giudicare dai membri dell'Organizzazione, ma Gambalunga lo uccide sparandogli alla schiena per poi tornare nella giungla. Puffo viene legato a un albero come punizione per aver fatto la spia, i Monos intensificano il loro allenamento e derubano diversi automobilisti di passaggio.

Durante la notte, Rambo prova liberare Puffo ma viene fermata da Lady. Rambo scappa e sale su una barca, dove viene accolta dal proprietario di essa, un cercatore d'oro. L'uomo porta Rambo a casa sua, dove vive con la moglie e i tre figli, ricevendo cibo e riparo. Svedese porta la Dottoressa a nuotare nel fiume. La donna utilizza la catena per annegare Svedese, poi la spezza con una roccia. Tornata nella giungla, la Dottoressa trova Puffo legato e prende i suoi stivali, rifiutando di portarlo con sé.

I Monos rintracciano Rambo e attaccano la casa, uccidendo l'uomo e sua moglie. Mentre Rambo fugge, una televisione in sottofondo riporta che la Dottoressa è stata avvistata nella giungla ed è implicito che verrà presto salvata dalle autorità. Lady trova i tre figli della coppia nascosti sotto un tavolo mentre Gambalunga, Boom Boom e Cane inseguono Rambo, che salta nel fiume e viene raccolta da un elicottero militare. Quando l'elicottero arriva in una città vicina, uno dei soldati contatta il suo comandante chiedendo ripetutamente cosa fare della prigioniera non identificata, e nel mentre Rambo inizia a piangere.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il parco nazionale di Chingaza, dove è stata registrata la prima metà del film

Il tema del film è ispirato ai romanzi Il signore delle mosche di William Golding e Cuore di tenebra di Joseph Conrad,[1] mentre tra le influenze cinematografiche ci sono Va' e vedi (1985) diretto da Ėlem Germanovič Klimov e Beau Travail (1999) diretto da Claire Denis.[2] Il titolo Monos significa "scimmie" in lingua spagnola, mentre il prefisso "mono-" è di origine greca antica e significa sia "solo" che "uno".[1][3] Per quanto riguarda i soggetti dei soldati adolescenti e del conflitto armato colombiano, Landes ha dichiarato:[1]

«In Monos la gioventù funge da metafora per la Colombia come nazione; è un paese giovane, ancora alla ricerca della sua identità, e il sogno di pace è fragile, incerto e ricorrente... È una fase della vita in cui siamo stretti tra il desiderio di essere in compagnia e, altrettanto disperatamente, il desiderio di essere soli. Monos cerca di evocare quest'angoscia e conflitto interiore piuttosto che creare nel pubblico emozioni quali pietà o indignazione descrivendo ciò che potrebbe essere percepito come un conflitto straniero.»

Film atipico in America Latina, Monos ha finito per essere una co-produzione internazionale con il sostegno di una varietà di fondi istituzionali.[4]

Più di 800 giovani in tutta la Colombia sono stati considerati per i ruoli principali dei soldati. In primo luogo, dai venti ai trenta sono stati scelti per partecipare a un campo di una settimana in montagna, dove hanno ricevuto lezioni di recitazione dall'attrice argentina Inés Efron al mattino e un addestramento militare da Wilson Salazar (che interpreta il Messaggero) nel pomeriggio, assumendo nel cast gli ultimi otto.[1][5][6] Salazar è stato un soldato delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia - Esercito del Popolo dagli 11 ai 24 anni, e Landes lo incontrò in uno dei programmi di reinserimento che visitò durante il processo di documentazione. Landes assunse Salazar come consulente prima ancora di ingaggiarlo nel ruolo del Messaggero.[7][8][9] Il personaggio di Rambo, interpretato da Sofía Buenaventura, era originariamente scritto per un ragazzo, ma Landes ha reso il genere ambiguo durante il processo di casting.[1][10][11] Monos ha segnato le prime apparizioni cinematografiche degli attori principali, oltre a Moisés Arias e Julianne Nicholson.

Le riprese del film sono iniziate alla fine del 2016 e sono durate nove settimane.[5] Le scene di montagna sono state girate nel Parco nazionale di Chingaza, quattro ore fuori da Bogotà e a più di 4.000 metri sul livello del mare.[1][10][11][12] Le scene della giungla sono state girate intorno al fiume Samaná Norte nel dipartimento di Antioquia, a cinque ore da Medellín.[1][7][12] A causa del conflitto, la giungla era considerata troppo pericolosa per i civili da visitare fino a poco tempo prima, rimanendo quindi per lo più incontaminata dagli umani. Per il cast e la troupe, i muli trasportavano cibo e attrezzatura, la squadra nazionale di kayak della Colombia li ha aiutati a trovare un campo base e una famiglia di cacciatori d'oro illegali ha costruito tende militari.[1][7][13] Le scene subacquee sono state girate con l'attrezzatura di galleggiamento attaccata agli attori, con la squadra di kayak che aiutava a garantire la sicurezza.[1][2][14] Il famoso direttore della fotografia subacqueo Peter Zuccarini si è unito all'equipaggio per alcuni giorni.[1][2][4] Secondo il direttore della fotografia Jasper Wolf, entrambi i luoghi non erano mai stati ripresi prima di allora.[12]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

La colonna sonora firmata da Mica Levi è stata pubblicata dall'etichetta Lakeshore Records il 30 agosto 2019.[15] Landes voleva che fosse «monumentale, ma essenziale», perciò Levi ha realizzato brevi composizioni che includono fischietti eseguiti da lei stessa soffiando in una bottiglia di vetro, timpani e un suono di sintetizzatore, attorno al quale sono state costruite ulteriori composizioni.[16] I personaggi sono rappresentati da suoni specifici: un acuto fischio di bottiglia rappresenta il «fischio dell'autorità» ed evoca la presenza dell'Organizzazione, un fischietto che imita gli uccelli è invece riferito al legame tra i giovani soldati, mentre i timpani accompagnati dal fischio d'autorità rappresentano «la forza oscura che cerca di controllare il gruppo da lontano».[16]

  1. Guerreros - 1:39
  2. Mensajero - 0:41
  3. Lobo Y Lady - 2:22
  4. Aullido - 1:37
  5. Solos - 3:07
  6. Funeral - 1:07
  7. Honguitos - 2:07
  8. A La Selva - 1:17
  9. Sin Radio - 3:27
  10. Castigo - 1:07
  11. El Regreso De Patagrande - 1:12
  12. Pisa Suave - 3:20
  13. Corre - 1:27
  14. Helicóptero - 1:12
  15. Monos - 4:00

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2019, dopo l'anteprima al Sundance Film Festival, NEON acquisì i diritti di distribuzione del film negli Stati Uniti d'America,[17] e a marzo la Participant Media si unì come co-distributore.[18] Il maggio seguente furono annunciate le date di distribuzione per Colombia e Stati Uniti, rispettivamente il 15 agosto[19] e il 13 settembre.

È stato distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 20 agosto 2020 da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Festival.[20]

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il doppiaggio italiano del film è stato effettuato presso la MagmaLab Studio e diretto da Paola Del Bosco su dialoghi di Marta Buzi.[21]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

La critica cinematografica ha accolto positivamente Monos. Il film detiene sull'aggregatore Rotten Tomatoes una percentuale di gradimento del 93% basata su 149 recensioni professionali, con un voto medio di 8,03/10 e un giudizio generale che recita «Visivamente splendido quanto stimolante, Monos getta uno sguardo inquietante sulla natura umana, le cui tristi intuizioni lasciano un impatto duraturo».[22] Su Metacritic la valutazione è di 78/100 basata su 27 recensioni, corrispondente a «critiche generalmente favorevoli».[23]

Sheila O'Malley di RogerEbert.com ha conferito al film tre stelle su quattro, elogiandone la profonda introspezione, la fotografia e la colonna sonora.[24] Guillermo Del Toro lo ha definito «ipnotico» e ha dichiarato che Landes «è una nuova potente voce nel cinema».[25][26] Anche Alejandro González Iñárritu ha espresso un grande apprezzamento chiamandola «una pellicola molto emozionante»[27] e «un attacco cardiaco cinematografico senza precedenti».[26] Glenn Kenny di The New York Times ne ha apprezzato la qualità virtuosistica pur criticando una confusione di idee.[28]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola ha incassato complessivamente 1601199 $.[29]

Premi e riconoscimenti (parziale)[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j (EN) Monos - Press Notes, su neon.app.box.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
  2. ^ a b c (EN) Stephen Saito, Interview: Alejandro Landes on Making a Truly Singular Thriller with “Monos”, The Moveable Fest, 10 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  3. ^ (EN) Isabel Stevens, Alejandro Landes on Monos: “Leave your prejudices at the door”, su Sight & Sound, 24 ottobre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  4. ^ a b (EN) Nikki Baughan, “Like jumping off a cliff without a parachute”: Alejandro Landes talks Colombian Oscar contender ‘Monos’, su Screen Daily, 21 novembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  5. ^ a b (EN) Jeremy Kay, Alejandro Landes on Sundance entry ‘Monos’; ‘The most beautiful thing I’ve ever done.’, su Screen Daily, 28 gennaio 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  6. ^ (EN) Jazz Tangcay, Alejandro Landes on How He Married the Conflict of War and Adolescence In ‘Monos’, su Awards Daily, 12 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  7. ^ a b c (EN) Alex Godfrey, 'People were dropping like flies’: why Monos was the decade's most brutal film shoot, su The Guardian, 10 ottobre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  8. ^ (EN) Danny Leigh, Alejandro Landes on the tour de force that is ‘Monos’, su Financial Times, 9 dicembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  9. ^ (EN) Chris Eggertsen, Teenage Warfare: Alejandro Landes Brings His Unique Vision to Monos, su Boxoffice Pro, 10 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  10. ^ a b (EN) Alejandro Landes on Monos, su International Film Festival Rotterdam, 2 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  11. ^ a b (EN) María Claudia Peña, Alejandro Landes’ Monos delves into the plight of children in war, su The City Paper Bogotà, 12 agosto 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  12. ^ a b c (EN) Jasper Wolf, Eye Piece: "Monos" DP Jasper Wolf Journeyed Into the Heart of a Colombian Jungle Never Before Captured on Film, su Movie Maker, 11 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  13. ^ (EN) Emily Buder, How a Sundance Director 'Prepared Scientifically for Magic' to Shoot Brutal, Surreal War Film 'Monos', su No Film School, 7 febbraio 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  14. ^ (EN) Monos is the modern war film influenced by Nan Goldin and Harmony Korine, su Dazed & Confused Magazine, 25 ottobre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  15. ^ (EN) Monos (Original Motion Picture Soundtrack), su music.apple.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
  16. ^ a b (EN) Chris O'Falt, Mica Levi’s Monumental ‘Monos’ Score Started With Blowing Into a Glass Bottle, su IndieWire, 13 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  17. ^ (EN) Mia Galuppo, Neon Nabs Survival Thriller 'Monos', su The Hollywood Reporter, 27 gennaio 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  18. ^ (EN) Patrick Hipes, Participant Media, Hot Off ‘Roma’, Boards Neon’s Colombian Survival Pic ‘Monos’, su Deadline Hollywood, 29 marzo 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  19. ^ (ES) Cuatro premios para la cinta colombiana "Monos" en festival de cine de California, su Conexión Capital, 13 maggio 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  20. ^ "Monos - Un gioco da ragazzi" di Alejandro Landes dal 20 agosto al cinema, su iwonderpictures.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
  21. ^ Monos - Un gioco da ragazzi, su Il mondo dei doppiatori, AntonioGenna.net.
  22. ^ (EN) Monos - Un gioco da ragazzi, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato l'8 settembre 2020. Modifica su Wikidata
  23. ^ (EN) Monos - Un gioco da ragazzi, su Metacritic, Fandom, Inc.
  24. ^ (EN) Sheila O'Malley, Monos, su rogerebert.com, 13 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  25. ^ (EN) ‘Monos’ Trailer: Mica Levi-Scored Sundance Winner Is a Colombian ‘Lord of Flies’, su IndieWire, 16 luglio 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  26. ^ a b Cristina Migliaccio, Monos: un gioco da ragazzi, l’atteso thriller ambientato nella giungla colombiana, su The Post Internazionale, 3 agosto 2020. URL consultato l'8 settembre 2020.
  27. ^ (ES) “Es una película muy emocionante”: Alejandro González Iñárritu elogia a ‘Monos’, su Noticias Caracol, 10 settembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  28. ^ (EN) Glenn Kenny, ‘Monos’ Review: Teenage Fighters Tussle Over Discipline and a Cow, su The New York Times. URL consultato l'8 settembre 2020.
  29. ^ (EN) Monos - Un gioco da ragazzi, su Box Office Mojo. URL consultato l'8 settembre 2020.
  30. ^ (EN) 2019 competition winners announced at 63rd BFI London Film Festival, su www2.bfi.org.uk, 12 ottobre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 agosto 2020).
  31. ^ (EN) Monos, su bifa.film. URL consultato l'8 settembre 2020.
  32. ^ (SVEN) Monos, su stockholmfilmfestival.se. URL consultato l'8 settembre 2020.
  33. ^ (DEEN) Monos, su berlinale.de. URL consultato l'8 settembre 2020.
  34. ^ (EN) Monos Movie, 20th Sebastiane Award Winner, su premiosebastiane.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
  35. ^ (EN) 2019 Sundance Film Festival Awards Announced, su sundance.org. URL consultato l'8 settembre 2020.
  36. ^ (EN) The 2019 WAFCA Awards, su dcfilmcritics.com, 8 dicembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2015).
  37. ^ (EN) 34th Annual ASC Awards, su theasc.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
  38. ^ (ES) Ariel 2020, su amacc.org.mx. URL consultato l'8 settembre 2020.
  39. ^ (ES) Monos, su premiosgoya.com. URL consultato l'8 settembre 2020.
  40. ^ (EN) Rich Cline, The Souvenir Leads Nominees For Critics’ Circle Film Awards, su criticscircle.org.uk, 17 dicembre 2019. URL consultato l'8 settembre 2020.
  41. ^ (EN) 31st Annual Palm Springs International Film Festival Announces Festival Line-Up, su psfilmfest.org. URL consultato l'8 settembre 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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