Misteriosofia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

La misteriosofia[1] si riferisce a quelle dottrine e concezioni religiose di origini pagane che giovandosi di concetti ricavati da pratiche religiose e da credenze di tipo mistico e misterico li reinterpreta di una conoscenza sapiensale. Essa si fonda nell'idea della natura divina dell'anima.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il filosofo Apuleio e lo storico Diodoro Siculo riferiscono che la misteriosofia abbia avuto origine nell'antico Egitto.[2]

Nella Grecia antica, furono esponenti della corrente ellenica il matematico Pitagora ed il filosofo Platone.

In epoca romana Cicerone invece ci tramanda una misteriosofìa fantastica.[3]

Successivamente essa fu ripresa in epoca medievale basandosi sul simbolismo agostiniano del pane ed il vino sull'altare[4], e nell'esperienza esoterica delle fratellanze iniziatiche in età moderna, con un impegno particolare rivolto all'Ordine dei Rosacroce e alla Frammassoneria.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ misteriosofìa in Vocabolario - Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 2 novembre 2022.
  2. ^ L'OSSERVATORE ROMANO, su www.vatican.va. URL consultato il 2 novembre 2022.
  3. ^ Grande Dizionario della lingua italiana - Accademia della Crusca, su www.gdli.it. URL consultato il 2 novembre 2022.
  4. ^ 2. Geschichte des Augustiner-Eremitenordens, De Gruyter, 31 dicembre 1976, pp. 7–90. URL consultato il 2 novembre 2022.
  5. ^ Helmut Kowar, "Die Zauberflöte" – Ein tantrisches Ritual?, Studien zur Musikwissenschaft, 42. Bd. (1993), pp. 167-180..

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]