Mio fratello è figlio unico (album)

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Mio fratello è figlio unico
album in studio
ArtistaRino Gaetano
Pubblicazione1976
Durata30:57
Dischi1
Tracce8
GenereRock
Pop
EtichettaIt
RegistrazioneRoma
Velocità di rotazione33 giri
FormatiLP
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroBandiera dell'Italia Italia[1]
(vendite: 25 000+)
Rino Gaetano - cronologia
Album precedente
(1974)
Album successivo
(1977)
Singoli

Mio fratello è figlio unico è il secondo album in studio del cantautore italiano Rino Gaetano, pubblicato nel 1976 dalla It.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Nell'edizione originale dell'album non erano presenti i testi delle canzoni, ma soltanto uno dei singolari monologhi che Gaetano era solito scrivere sui suoi dischi.

L'album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia alla posizione numero 14[2].

Il disco contiene due tra le più note canzoni del cantautore crotonese: Berta filava e l'omonima Mio fratello è figlio unico; quest'ultima fu utilizzata come colonna sonora del film italiano del 2004 Lavorare con lentezza del regista Guido Chiesa, oltre ad aver ispirato il titolo del film omonimo del 2007 di Daniele Luchetti, con Elio Germano e Riccardo Scamarcio.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Testi e musiche di Rino Gaetano.

Lato A
  1. Mio fratello è figlio unico – 3:16
  2. Sfiorivano le viole – 4:58
  3. Glu glu – 2:34
  4. Cogli la mia rosa d'amore – 4:02
Lato B
  1. Berta filava – 3:40
  2. Rosita – 3:51
  3. Al compleanno della zia Rosina – 3:51
  4. La zappa... il tridente il rastrello la forca l'aratro il falcetto il crivello la vanga – 4:30

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Cover[modifica | modifica wikitesto]

  • La canzone omonima, inserita nell'album tributo E cantava le canzoni, è stata rivisitata dal gruppo rock Afterhours, alla fine degli anni novanta.
  • La canzone che dà il titolo all'album è stata suonata anche dai Ministri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mio fratello è figlio unico (certificazione), su FIMI. URL consultato il 13 novembre 2023.
  2. ^ Rolling Stone: e siamo al numero 100!, su rollingstonemagazine.it, Rolling Stone Italia, 30 gennaio 2012. URL consultato il 1º luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 2 maggio 2014).

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