Mino washi

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Mino washi (美濃和紙?) è un tipo di carta giapponese (washi) prodotto a Gifu, in Giappone. Nel 1985 è stato identificato come "artigianato tradizionale" dal Ministero del commercio internazionale e dell'industria (oggi Ministero dell'economia, del commercio e dell'industria).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'origine di questo tipo di carta giapponese può essere fatta risalire al periodo Nara nel Giappone dell'VIII secolo, quando fu prodotta per la prima volta nella provincia di Mino[1]. Una parte della carta originale è ancora conservata nella casa del tesoro Shōsōin a Nara.

Durante il periodo Heian, i funzionari governativi furono inviati nella zona per stabilire per la prima volta gli standard della carta mino washi, come dimensioni e colore.

Durante la prima parte del periodo Kamakura, la carta Mino washi era relativamente sconosciuta; il suo uso divenne più diffuso durante il periodo Nanboku-chō. Inoltre, il clan Toki, che all'epoca fungeva da governatore (shugo) della provincia di Mino, promosse l'industrie, e la produzione di carta in particolare, per rafforzare l'area e il loro potere. Infatti molti membri del clero e delle classi aristocratiche giapponesi (kuge) visitando l'area di Mino, avrebbero conosciuto e utilizzato la carta, riportandola nelle loro terre d'origine, aumentandone quindi la distribuzione.

Durante il periodo Edo, sono state introdotte regole per la vendita della carta e l'area è ulteriormente fiorita come area di produzione speciale. A mano a mano che l'uso della carta aumentava (incluso lo shōji e altri usi comuni), la produzione aumentava e divenne un articolo noto e richiesto.

Nel 2014 questo tipo di carta è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni orali e immateriali dell'umanità dall'UNESCO[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mino Washi Museum. (JA) Mino City, ultimo accesso 18 aprile 2018.
  2. ^ Washi, craftsmanship of traditional Japanese hand-made paper UNESCO Culture Sector, 9 maggio 2015

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