Megachile rotundata

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Megachile rotundata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezioneHymenopteroidea
OrdineHymenoptera
SottordineApocrita
SezioneAculeata
SuperfamigliaApoidea
FamigliaMegachilidae
SottofamigliaMegachilinae
TribùMegachilini
GenereMegachile
Specie M. rotundata
Nomenclatura binomiale
Megachile rotundata
Fabricius, 1787

Megachile rotundata Fabricius, 1787 è un imenottero apoideo appartenente alla famiglia Megachilidae[1], originario del bacino del Mediterraneo ed introdotto in Nord America negli anni '50.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un apoideo lungo 8–10 mm, con capo robusto, ricoperto da una fitta peluria grigiastra.

Le femmine sono dotate di pungiglione, assente nei maschi, e presentano una struttura di raccolta del polline, formata da frange di peli (scopa), posta sotto l'addome.[2]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è originaria del bacino del Mediterraneo.[1]
È stata introdotta accidentalmente nel Nord America già dal 1940, ed ha trovato favorevoli condizioni ambientali che ne hanno favorito la proliferazione, assumendo un importante ruolo come impollinatore delle coltivazioni di erba medica (Medicago sativa).[2] Più di recente è stata introdotta anche in Australia e Nuova Zelanda.[3][4]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio dell'estate i maschi escono dai nidi qualche giorno prima delle femmine e le attendono sui fiori presenti nell'ambiente, nutrendosi di nettare. Raggiunti dalle femmine, danno inizio ad un corteggiamento, che consiste in sfregamenti delle zampe e delle antenne sul corpo della femmina, al termine del quale avviene l'accoppiamento. Questa fase si protrae per più giorni ed ogni maschio si può accoppiare con più femmine. Subito dopo l'accoppiamento, la femmina individua un sito di nidificazione in una cavità preformata, spesso condivisa con altre conspecifiche, e inizia a raccogliere pezzetti di foglie fresche con cui tappezza il nido, ricavandovi diverse celle. In ciascuna delle celle viene ammassata una piccola quantità di polline, all'interno della quale viene deposto un uovo. Completata la ovodeposizione, l'ingresso del nido viene ostruito, sempre con pezzetti di foglie fresche.
Alla schiusura delle uova, la larva inizia a nutrirsi della riserva di polline accumulata dalla madre e ad ottobre, giunta allo stadio di larva matura, si imbozzola, per trascorrere in tale stadio l'inverno.
Nella primavera successiva, la larva riprenderà l'attività metabolica normale, sfarfallando all'inizio dell'estate.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Taxon details: Megachile rotundata, in Fauna Europaea version 2.6.2, Fauna Europaea Web Service, 2013. URL consultato il 7 settembre 2011.
  2. ^ a b Pinzauti M., p.134.
  3. ^ Bitner R.M. and Peterson S.S., Introducing the Alfalfa Leafcutting Bee, Megachile rotundata (F.)(Hymenoptera: Megachildae),into Australia – A Case Study (PDF), in Proceedings of Entomological Society of America. URL consultato l'8 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
  4. ^ Howlett B.G., Donovan B.J., A review of New Zealand’s deliberately introduced bee fauna: current status and potential impacts (PDF), in New Zealand Entomologist 2010; 33: 92-101 (archiviato dall'url originale il 27 maggio 2010).
  5. ^ Pinzauti M., pp.135-136.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Pinzauti M., Megachile rotundata (PDF), in Api e impollinazione, Dip. C.D.S.L., Sez. Entomologia Agraria, Università di Pisa, pp. 131-143. URL consultato il 7 settembre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2012).

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