Marzio Mastrilli

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Marzio Mastrilli

Ministro degli Affari esteri del Regno delle Due Sicilie (1806-1815)
Durata mandato1806 –
1815
MonarcaGiuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat

Ministro degli Affari esteri del Regno delle Due Sicilie (1816-1861)
Durata mandato10 dicembre 1820 –
marzo 1821
MonarcaFerdinando I
Capo del governoGiunta provvisoria
PredecessoreOttavio Mormile

Dati generali
Suffisso onorificoMarchese e poi (1813) duca di Gallo
Partito politicoMurattiani
Titolo di studioLaurea in belle lettere
UniversitàCollegio Clementino
ProfessioneDiplomatico

Marzio Mastrilli, duca di Gallo (Tufino, 6 settembre 1753Napoli, 4 febbraio 1833), è stato un politico e diplomatico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Lasciapassare firmato dal Mastrilli nel 1807, nella sua qualità di ministro degli esteri del Regno delle Due Sicilie

Ministro plenipotenziario del Regno di Napoli a Vienna dal 1786, partecipò alla redazione del trattato di Campoformio. Ministro della Marina dal 1798, nel 1805 concluse un accordo di neutralità con Napoleone Bonaparte a Parigi.

Ministro degli Esteri di Giuseppe Bonaparte dopo l'annullamento dell'accordo (1806) e poi, senza interruzione, per tutto il periodo murattiano, durante la Restaurazione divenne una figura di secondo piano.

Durante i moti rivoluzionari del 1820 fece parte del governo rivoluzionario e fu nuovamente ministro degli Esteri, per poi ritirarsi definitivamente a vita privata.

Massone, fu membro dell'aristocratica Loggia Della Vittoria di Napoli nel 1782-1784 e nel 1813 fu dignitario del Grande Oriente di Napoli[1]. Nel novembre 1777 diventò membro del Capitolo dell'Aquila della Stretta Osservanza Templare, col nome d'ordine di Ab ave paradisiaca[2].

Morto a Napoli il 4 febbraio 1833 nel suo palazzo di Strada S. Maria in Portico, già vedovo di Maddalena Mastrilli, in prime nozze, e di Maria Luisa Colonna, in seconde nozze[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giordano Gamberini, Mille volti di massoni, Roma, Ed. Erasmo, 1975, p. 59.
  2. ^ Carlo Francovich, Storia della Massoneria in Italia, i Liberi Muratori italiani dalle origini alla Rivoluzione francese, Milano, Ed. Ghibli, 2013, p. 274, n. 3.
  3. ^ Archivio di Stato di Napoli, Stato Civile, circondario di Chiaia, atti di morte, a. 1833, n. d'ordine 67.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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