Marlene Dumas

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Marlene Dumas

Marlene Dumas (Città del Capo, 3 agosto 1953) è un'artista e pittrice sudafricana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato all'Università di Città del Capo dal 1972 al 1975 e nel 1976, a 23 anni, si è trasferita nei Paesi Bassi con una borsa di studio. Vive e lavora ad Amsterdam. Fra i suoi allievi si segnala il britannico Thomas Houseago.[1]

Lavori[modifica | modifica wikitesto]

Spesso utilizza come fonti per il suo lavoro polaroid di amici e amanti, oltre a riviste e materiale pornografico. Marlene Dumas dipinge anche ritratti di bambini e scene erotiche con l'intento esplicito di turbare il mondo dell'arte contemporanea.

Ha lavorato spesso con studenti, sottolineando che "insegnare è molto importante, non solo perché insegno ai ragazzi cose, ma soprattutto perché instauriamo un dialogo, da cui emerge cosa vuoi realmente. Le cose emergono. Credo ancora nel dialogo Socratico. L'arte è davvero qualcosa che si impara stando in mezzo alla gente."[2]

Due sue opere

Nel 2007 ha partecipato alla LII edizione dell'Esposizione internazionale d'arte di Venezia, nel Padiglione africano. La mostra Check List Luanda Pop, vide l'esposizione di opere che provengono dalla Collezione Sindika Dokolo, la prima collezione privata africana di arte contemporanea creata cinque anni fa a Luanda (Angola).

La sua principale mostra in un importante museo americano, una retrospettiva dal titolo Measuring Your Own Grave, si è conclusa a settembre 2008 al Museum of Contemporary Art di Los Angeles.

Il suo lavoro è caratterizzato da una tavolozza cromatica ampia, fatta di colori cupi alteranti a pastelli e a colori fluo.

OPEN-END A PALAZZO GRASSI Dal 27/03/2022 al 08/01/2023 Marlene Dumas, (from left to right) 'iPhone', 2018, Courtesy David Zwirner, 'Alien', 2017, Pinault Collection, 'Spring', 2017, Private collection. Courtesy David Zwirner, 'Amazon', 2016, Private collection, Switzerland. Installation view, 'Marlene Dumas. open-end' at Palazzo Grassi, 2022. Ph. Marco Cappelletti con Filippo Rossi © Palazzo Grassi © Marlene Dumas

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Thomas Houseago: The Brutal Truth, su hauserwirth.com. URL consultato il 2 marzo 2022.
  2. ^ Robert Ayers (29 novembre, 2006), Marlene Dumas, ARTINFO, http://www.artinfo.com/news/story/24110/marlene-dumas/, recuperato il 23 aprile 2008

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Measuring your own grave, catalogo della mostra tenuta a Los Angeles, New York, Houston, 2008-2009
  • Marlene Dumas: selected works, Mostra tenuta a New York, New York, Zwirner & Wirth, 2005
  • Marlene Dumas, Suspect, Mostra tenuta a Venezia, Skira, Milano 2003
  • Marlene Dumas, Sweet nothings: notes and texts, Amsterdam, De Balie, 1998
  • Marlene Dumas, Francis Bacon, catalogo della mostra al Castello di Rivoli, a cura di Marente Bloemheuvel, Jan Mot, Ida Granelli. Milano, Charta, 1995

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