Mark Strand

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Mark Strand nel 2012
Premio Pulitzer Premio Pulitzer nel 1999

Mark Strand (Summerside, 11 aprile 1934New York, 29 novembre 2014) è stato un poeta e critico letterario canadese naturalizzato statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato in una famiglia ebrea a Summerside nel 1934, Mark Strand trascorse la gran parte della sua vita negli Stati Uniti.[1] Dopo aver ottenuto la laurea triennale all'Antioch College proseguì gli studi studiando pittura sotto la supervisione di Josef Albers a Yale. Successivamente conseguì la laurea magistrale all'Università dell'Iowa nel 1962.[2]

Tra il 1964 e il 2014 pubblicò oltre una ventina di raccolta di poesie, una dozzina di saggi e cinque volumi di traduzioni dal portoghese, lo spagnolo e l'italiano (pubblicando, tra gli altri, una traduzione inglese del IV canto dell'Inferno). All'attività poetica, Strand affiancò quella accademica e per oltre cinquant'anni insegno in prestigiosi atenei statunitensi, tra cui l'Università Columbia, l'Università di Chicago e l'Università di Princeton, oltre ad essere visiting professor a Yale ed Harvard; inoltre insegnò anche all'Università dell'Iowa e Università federale di Rio de Janeiro. Nel 1982 fu elettro membro dell'American Academy of Arts and Letters, mentre nel 1990 fu il poeta laureato degli Stati Uniti.[3] Nel 1993 vinse il Premio Bollingen per la poesia, mentre nel 1999 vinse il Premio Pulitzer per la poesia per la raccolta Blizzard of One.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Hillel Italie, Pulitzer laureate Mark Strand dies at 80, su timesofisrael.com. URL consultato il 2 maggio 2021.
  2. ^ (EN) Interviewed by Wallace Shawn, The Art of Poetry No. 77, 1998. URL consultato il 2 maggio 2021.
  3. ^ Poet Laureate | Poetry & Literature | Programs | Library of Congress, su Library of Congress, Washington, D.C. 20540 USA. URL consultato il 2 maggio 2021.
  4. ^ (EN) Associated Press, Mark Strand, former US poet laureate, dies aged 80, su the Guardian, 30 novembre 2014. URL consultato il 2 maggio 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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