Mario Bartoccini

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Mario Bartoccini (Roma, 18981964) è stato un pianista italiano, teorico dell'estetica futurista nella musica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Ha studiato pianoforte con Francesco Bajardi. Ha dato vari concerti di pianoforte a Roma, in altre città d'Italia ed in Tripolitania; ha preso parte anche all'Augusteo[1], come solista, sotto la direzione di Bernardino Molinari e sotto la direzione di Mario Rossi.

È noto per aver scritto con Aldo Mantia un manifesto futurista sull'improvvisazione musicale (1921)[2], che è vista come "momento unico", molto legato all'improvvisazione jazz[3], con discussioni musicali tra i pianoforti dei due musicisti[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ bibliomediateca.santacecilia.it
  2. ^ Salvatore Colazzo, Estasi brevi. Futuristi di Puglia: Casavola, Luciani e gli altri, Amaltea edizioni, 2005, ISBN 978-88-8406-079-2. URL consultato il 10 maggio 2024.
  3. ^ maren.interfree.it
  4. ^ Luca Cerchiari, Jazz e fascismo: dalla nascita della radio a Gorni Kramer, L'epos, 2003, ISBN 978-88-8302-225-8. URL consultato il 10 maggio 2024.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Mario Bartoccini e Aldo Mantia, L'improvvisazione musicale, su neofuturismo.it. URL consultato il 7 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  • Futurismo Manifesto 100 x 100[collegamento interrotto] metropolnews.it