Marino del Giudice

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Marino del Giudice
cardinale di Santa Romana Chiesa
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1330/1340 ad Amalfi
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo18 febbraio 1370 da papa Urbano V
Consacrato vescovoin data sconosciuta
Elevato arcivescovoprima del 26 gennaio 1379 da papa Urbano VI
Creato cardinale21 dicembre 1381 da papa Urbano VI (deposto il 13 gennaio 1385 da papa Urbano VI)
Decedutodicembre 1385/11 gennaio 1386 a Genova
 

Marino del Giudice (Amalfi, 1330/1340Genova, 11 gennaio 1386 o dicembre 1385) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano del XIV secolo. Avendo ordito un complotto, in complicità con altri cardinali, contro papa Urbano VI fu scoperto, condannato a morte e giustiziato.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Marino del Giudice fu canonico della cattedrale di Amalfi. Nominato vescovo di Castellammare di Stabia il 18 febbraio 1370, tre anni dopo, il 18 maggio fu trasferito a Cassano, da cui fu cacciato nel 1378 per il suo appoggio a papa Urbano VI. Nel 1379 fu promosso arcivescovo di Brindisi e Oria ed un anno dopo circa fu trasferito all'arcidiocesi di Taranto, sede che tenne fino al 1385. Nel medesimo periodo gli fu anche affidata l'amministrazione della diocesi di Imola e di Aversa.

Papa Urbano VI lo nominò cardinale con il concistoro del 21 dicembre 1381, assegnandogli il titolo di cardinale presbitero di Santa Pudenziana. Nel 1383 fu nominato camerlengo di Santa Romana Chiesa.

Mentre papa Urbano VI era assediato dalle truppe di Carlo III di Napoli nel castello di Nocera, il cardinale Marino con i colleghi Giovanni d'Amelia, Adam Easton, O.S.B., Gentile di Sangro, Bartolomeo di Coturno e Ludovico da Venezia, organizzò una congiura per attirare papa Urbano nel vicino convento di Sant'Antonio, deporlo, condannarlo al rogo per eresia e quindi dar luogo alla sua esecuzione. Il giorno fissato era il 13 gennaio 1385, ma il papa fu avvertito dal cardinale Orsini e quando i congiurati giunsero al castello, furono arrestati, torturati e quindi deposti e sostituiti.

Urbano VI fuggì poi a Genova, portandosi dietro come prigionieri i cardinali ribelli, che quivi, con la sola eccezione dello Easton, furono giustiziati nel dicembre 1385 (o nel gennaio 1386).

Il cadavere di Marino venne poi gettato a mare.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Castellammare di Stabia Successore
Paolo d'Aliano 18 febbraio 1370 – 18 maggio 1373 Ugo Terrisonio, O.P.
Predecessore Vescovo di Cassano all'Jonio Successore
Giovanni di Papasidero 18 maggio 1373 – prima del 26 gennaio 1379 Roberto Del Giudice
Predecessore Arcivescovo metropolita di Brindisi e Oria Successore
Pietro Gisio, O.P. prima del 26 gennaio 1379 – 4 giugno 1380 Riccardo de Rogeriis
Predecessore Arcivescovo metropolita di Taranto Successore
Giacomo da Atri 4 giugno 1380 – 13 gennaio 1385 Pietro Amely di Brunac, O.E.S.A.
Predecessore Amministratore apostolico di Imola Successore
Litto Alidosi
(vescovo)
dopo il 3 luglio 1381 – 19 aprile 1382 Guglielmo Alidosi
(vescovo)
Predecessore Amministratore apostolico di Aversa Successore
Nicola
(vescovo)
13 novembre 1381 – 13 gennaio 1385 Erecco Brancaccio
Predecessore Cardinale presbitero di Santa Pudenziana Successore
Rainolfo de Monteruc 1383 – 13 gennaio 1385 Bartolomeo Uliari, O.F.M.
Predecessore Camerlengo di Santa Romana Chiesa Successore
Guillaume d'Aigrefeuille il Giovane, O.S.B.Clun. 1383 – 13 gennaio 1385 Marino Vulcano
Predecessore Arciprete della Basilica Liberiana di Santa Maria Maggiore Successore
Pierre Roger de Beaufort 1383 – 13 gennaio 1385 Marino Vulcano