Maria Pawlikowska-Jasnorzewska

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Maria Pawlikowska-Jasnorzewska

Maria Pawlikowska-Jasnorzewska (Cracovia, 24 novembre 1894Manchester, 9 luglio 1945) è stata una poetessa e drammaturga polacca.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Maria Pawlikowska-Jasnorzewska

Figlia del pittore Wojciech Kossak e nipote del pittore Juliusz Kossak, Pawlikowska frequentò l'Accademia di Belle Arti di Cracovia ed effettuò privatamente studi di scienze naturali e di letteratura.[1]

Anche se le sue poesie divisero la critica letteraria in due fazioni, generalmente i suoi lavori furono apprezzati.[1]

Il suo esordio letterario avvenne nel 1922 con la raccolta intitolata Beatamante sognando; successivamente la poetessa si avvicinò al movimento dello "Skamander", che influenzò i suoi volumi Magia rosa (1924); Baci (1926); Dancing - Carnet di ballo (1927).[1]

Nello stesso periodo debuttò come autrice teatrale, scrivendo la commedia Fratelli siamesi (1927), che fu la prima di una lunga serie di commedie, tra le quali si ricordano Le formiche (1936); Il premio letterario (1937).[1]

Nel frattempo, due anni prima, ricevette il premio messo in palio dall'Associazione dei Letterati Polacchi, per la raccolta di poesie intitolata La ciurma addormentata (1933), con il quale toccò probabilmente il suo vertice creativo.[1]

Quando esplose la seconda guerra mondiale, Pawlikowska fuggì dapprima in Romania, poi in Francia ed infine in Inghilterra, dove morirono prima il padre poi la madre e lei stessa si ammalò gravemente. In questi anni collaborò con riviste riguardanti i temi della immigrazione polacca nell'Europa e nel mondo.[2]

Tra le sue tematiche preferite delle sue poesie vi sono il destino dell'uomo, la felicità sfuggente, gli eventi della natura.[2]

Venne ribattezzata la "Saffo polacca", e non a caso uno dei suoi lavori più riusciti fu proprio Rose per Saffo.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Poesie[modifica | modifica wikitesto]

  • Beatamante sognando (1922);
  • Magia rosa (1924);
  • Baci (1926);
  • Dancing - Carnet di ballo (1927);
  • La ciurma addormentata (1933);
  • Rose per Saffo.

Commedie[modifica | modifica wikitesto]

  • Fratelli siamesi (1927);
  • Le formiche (1936);
  • Il premio letterario (1937).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e Pawlikowska-Jasnorzewska, Maria, in le muse, IX, Novara, De Agostini, 1967, p. 68.
  2. ^ a b c Maria Pawlikowska-Jasnorzewska, su musashop.wordpress.com. URL consultato il 12 dicembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (DE) Anna Milanowski, Über die Poesie von Maria Pawilowskaoa-Jasnorzewska-Anders, Vienna, WWGÖ, 1991, p. 312.
  • (EN) Czesław Miłosz, The History of Polish Literature, Berkeley, University of California Press, 1983.
  • (EN) Being Poland, A New History of Polish Literature and Culture Since 1918, Toronto, University of Toronto Press, 2018.
  • (EN) Dariusz Skórczewski, Polish Literature and National Identity: A Postcolonial Perspective, Rochester, University of Rochester Press – Boydell & Brewer, 2020.
  • (DE) Eliza Stehr, Die polnische Dichterin Maria Pawlikowska-Jasnorzewska : Hauptmotive in ihrer Lyrik, Diplomica Verlag, 2010.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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