Marco Cardisco

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Ritratto immaginario di Marco Cardisco (1791), presente in un'edizione postuma de Le Vite di Giorgio Vasari.

Marco Cardisco (anche ricordato come Marco Calabrese; Tiriolo, 1486 circa – Napoli, 1542 circa) è stato un pittore italiano, attivo durante il rinascimento.

Marco Calabrese
Le Vite (1568) di Giorgio Vasari
Adorazione dei Magi, Museo Civico di Castel Nuovo, Napoli.

Nacque intorno al 1486 probabilmente nel comune di Tiriolo (in provincia di Catanzaro), e morì circa nel 1542 a Napoli. Per la sua nascita in Calabria è conosciuto anche come Marco Calabrese.

Fu attivo soprattutto a Napoli tra il 1508 ed il 1542.

Subì l'influenza di Polidoro da Caravaggio e fu maestro di Pietro Negroni.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nativo della Calabria, non si conosce nulla riguardo alla sua formazione. Tuttavia è manifesta l'aderenza allo stile di Andrea da Salerno. Probabilmente svolse tra il 1515 e il 1518 un periodo di apprendistato a Roma presso la bottega di Polidoro da Caravaggio.

Poco dopo si trasferisce a Napoli, dove è annoverato a tra i pittori sicuramente dal 1521. Nella città partenopea lascia la sua opera più importante: l'Adorazione dei Magi datata al 1519, e conservata presso il Museo Civico di Castel Nuovo. In questo quadro si possono osservare i ritratti di Ferdinando I, Alfonso II e Carlo V d'Asburgo.

Il suo stile maturo risente fortemente dell'influenza di Polidoro da Caravaggio, del quale fu uno dei principali interpreti napoletani. Opere importanti di questo periodo sono la Disputa di Sant'Agostino, realizzata inizialmente per la chiesa di Sant'Agostino alla Zecca di Napoli (oggi conservata al museo di Capodimonte) e la Dormizione della Vergine presente nella cattedrale di Molfetta, mentre è andato perduto il cassettonato della basilica di San Antonio di Nocera Inferiore, realizzato nel 1524.

Tra i suoi alunni si annoverano Pietro Negroni, Giovanni Filippo Criscuolo, Leonardo Castellani e Severo Ierace.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Particolare del ritratto di Carlo V d'Asburgo, dall'Adorazione dei Magi

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  • G. Vasari, Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architettori, 1568

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Perduto.
  2. ^ a b c d e f Attribuzione dubbia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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