Marco Aurelio Zani de Ferranti

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Marco Aurelio Zani de Ferranti (Bologna, 23 dicembre 1801Pisa, 28 novembre 1878) è stato un chitarrista, compositore e letterato italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Marco Aurelio Zani de Ferranti, di famiglia nobile, nacque nel 1801[1] e iniziò a studiare il violino sotto la guida di Alessandro Gerli a Lucca, ma poi abbandonò il violino per passare definitivamente alla chitarra. Nel 1820 iniziò la sua carriera di concertista, si trasferì a Parigi, all'epoca vera e propria capitale culturale per la chitarra. Dopo una tournée in Russia nel 1821 si stabilì a Pietroburgo; pur continuando ad esibirsi, ottenne un lavoro come bibliotecario e segretario privato nella stessa San Pietroburgo; successivamente tenne concerti anche in Germania, in Belgio e in Gran Bretagna. In Russia apparve come chitarrista fino al 1824. Dopo essere stato arrestato per aver commesso una 'cospirazione' e condannato a quattro mesi di prigione, fu espulso dalla Russia. In seguito fece una serie di tournée in Francia, Inghilterra, Italia. Si recò anche negli Stati Uniti in tournée con Camillo Sivori e vi rimase per circa un anno.[2] Tornò a Parigi, per poi stabilirsi definitivamente a Bruxelles nel 1827. Nel 1830 sposò la sua allieva Trinette Julie van Bever. Il loro figlio César nacque il 7 febbraio 1831. Nel 1846 fu nominato professore di lingua italiana al Conservatorio di Bruxelles. Tenne l'incarico fino al 1855, per poi rientrare in Italia, stabilendosi definitivamente a Pisa.[3]

Nel corso della sua carriera ricevette elogi da contemporanei illustri. Fu lodato da Hector Berlioz nel 1859: "chitarrista incomparabile". Così come da Niccolò Paganini: “superiore a tutte le celebrità d’Europa”[4], e da Gioachino Rossini: "... le tue composizioni armoniose e armoniose assicurano una nuova era per questo strumento che stava cadendo nell'oblio"[5]. Fu insignito del titolo di "Chitarrista Onorario del Re dei Belgi". Appassionato anche di letteratura, lasciò quasi trecento brevi saggi su argomenti musicali, sociologici o letterari, traduzioni di Lamartine e un saggio sulla Divina Commedia di Dante. Fu autore anche di opere teorico-musicali.

Tecniche strumentali e interpretative[modifica | modifica wikitesto]

Zani de Ferranti faceva ampio uso del glissando. Tale tecnica gli permetteva di fare 'cantare' la chitarra, una qualità su cui hanno commentato molti recensori. Nelle sue composizioni, Ferranti indicava il glissando con una linea di collegamento, e il vibrato con una linea ondulata. Inoltre, usava il barrè con ogni dito, così come il pollice per fermare le corde di basso. La sua esigenza di bellezza del suono non era compatibile con l'uso delle unghie e pertanto egli metteva la corda in vibrazione con il solo polpastrello.[6]

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

Fu autore di opere per chitarra sola, per due chitarre, per tre chitarre, per chitarra e flauto, per chitarra e pianoforte, per chitarra e quartetto d’archi, per voce e chitarra[2] Nel suo catalogo spiccano i 24 Capricci per chitarra op. 11 (IMF 3), “dédiés aux amateurs” e pubblicati a Bruxelles

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ La voce Zani de’ Ferranti Marco Aurelio (Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti, 1988, p. 587) riporta la data 6 luglio 1800
  2. ^ a b -, voce Zani de’ Ferranti Marco Aurelio, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti, 1988, p. 587
  3. ^ Andrea Ciotti, voce Zani de Ferranti Marco Aurelio, in Enciplopedia dantesca, 1970
  4. ^ Paganini ebbe l’opportunità di sentire Zani de Ferranti a Bruxelles nel 1834. In seguito egli scrisse in francese l’attestato seguente: “J’ai entendu, à ma grande satisfaction, quelques morceaux de guitare composés par M. Ferranti, et exécutés par lui avec une pureté et une expression incomparables, et j’affirme que le dit artiste est supérieur à toutes les célébrités que j’ai entendues en Europe. N. Paganini ” (citato in E. Neill, Paganini Epistolario, p. 173)
  5. ^ Richard de Ferranti, The King's Guitarist: M.A. Zani de Ferranti, in The Bulletin, 2 August 2007, p. 21
  6. ^ Cfr. S. Wynberg, Marco Aurelio Zani de Ferranti, pp. 62-63

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • François-Joseph Fétis, La guitare et Zani de Ferranti, in «Revue musicale», 1834
  • Philip J. Bone, Zani de Ferranti, in «Der Gitarrefreund», 1904
  • Philip J. Bone, The Guitar and the Mandolin, Londra, Schott, 1914 https://archive.org/details/guitarmandolinbi00bone/page/106
  • Mario Battistini, Italiani nel Belgio. M.A.Z. de' F., di Bologna, musicista e letterato, in «L'Archiginnasio», XXV (1930) 279-287
  • Romolo Ferrari, Zani de Ferranti Marco Aurelio, Modena, F. Bassi e nipoti, 1933
  • George C. Krick, Marco Aurelio Zani de Ferranti, in «Etude, music magazine», vol. LX, n. 8, agosto 1942, pp. 567-569 https://web.archive.org/web/20180123184957/http://www.icoldwell.com/robert/music/etude/LX_08.html
  • Mario Battistini, Esuli italiani in Belgio (1815-1861), Firenze, Brunetti, 1968
  • Andrea Ciotti, voce Zani de Ferranti Marco Aurelio, in Enciplopedia dantesca, 1970
  • Th. F. Heck, voce Zani de Ferranti Marco Aurelio, in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, 1980
  • Edward Neill, Paganini Epistolario, Genova, Comune di Genova, 1982
  • Marc Van de Cruys, Der Paganini der Gitarre. Marco Aurelio Zani de Ferranti, in Gitarre & Laute, Band 9, 1987, Heft 4, pp. 17–25 e pp. 37–39, Heft 5, pp. 49–52, Band 10, 1988, Heft 4, pp. 20–24
  • -, voce Zani de’ Ferranti Marco Aurelio, in Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti (diretto da Alberto Basso), Utet, Torino, Le Biografie, Vol. VIII, 1988, p. 587
  • Simon Wynberg, Marco Aurelio Zani de Ferranti, guitarist, 1801-1878, a biography, Heidelberg, Chanterelle, 1989
  • Edward Neill, Nicolò Paganini, Il cavaliere filarmonico, Genova, De Ferrari editore, 1990, pp. 246, 252
  • Philippe Borer, La Pagina e l'Archetto, bibliografia violinistica storico-tecnica e studi effettuati su Niccolò Paganini, Genova, Comune di Genova, 2003 http://www.premiopaganini.it/archivio/pdf_doc/archetto2003.pdf Archiviato il 29 gennaio 2021 in Internet Archive.
  • Luigi Inzaghi, Camillo Sivori: carteggi del grande violinista e compositore allievo di Paganini, Varese, Zecchini, 2004
  • Marcus G.S. Van de Cruys, The King's guitarist : The life and times of Marco Aurelio Zani de Ferranti, éditions Homunculus, Wijnegem 2005
  • Danilo Prefumo, Niccolò Paganini, L’Epos, Napoli, 2006, p. 135
  • Stefano Termanini, Ispirazioni ed echi paganiniani. Camillo Sivori davanti alle sue platee, in Maria Rosa Moretti, Anna Sorrento, Stefano Termanini, Enrico Volpato, (a cura di), Atti del convegno internazionale: Paganini divo e comunicatore, [Genova, 3-5 dicembre 2004], Genova, SerEl International, EEditrice.com, 2007, p. 539

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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