Marchesella Adelardi

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Marchesella Adelardi (Ferrara, 1177Ferrara, 1186 o 1187) è stata una nobile italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Stemma della famiglia Adelardi nel Palazzo Municipale di Ferrara

Il padre fu Adelardo (II) Adelardi di Marchesella,[1] fratello di Guglielmo II Adelardi, della famiglia guelfa ferrarese degli Adelardi mentre la madre Dalmiana I apparteneva all'altra famiglia guelfa ferrarese dei Giocoli[senza fonte].

Lo zio paterno era Guglielmo II, dominatore della vita politica ferrarese, il quale indicò nel suo testamento del 1183 che in caso di scomparsa senza eredi del fratello Adelardo II, padre di Marchesella, le sue fortune passassero a dei cugini, figli di una sorella della quale non è detto il nome. Il caso volle che nei due anni successivi morì prima Guglielmo II e poi Adelardo II, sicché Marchesella ereditò il notevole patrimonio familiare.[2]

Con la morte del padre nel 1185, quando divenne ultima discendente della casata, tuttavia aveva circa un'età di otto anni, per cui era posta sotto volontà tutorale. L'intenzione degli Adelardi sarebbe stata quella di darla in sposa ad Arriverio Torelli, o Salinguerra II, della famiglia ghibellina dei Torelli, allo scopo di pacificare le rivali fazioni cittadine[3]

Al progetto si opposero il tutore Pietro Traversari, guelfo ravennate, e lo zio, che aveva sposato una sorella del padre,[4] i quali la promisero in sposa a un membro degli Este, Azzo VI d'Este, figlio di Azzo V e nipote di Obizzo I.[2] Con una discussa manovra politica prevalsero quest'ultimi e furono suggellati gli sponsali col sedicenne Azzo VI d'Este (legge canonica prescriveva almeno 12 anni per il matrimonio). Secondo alcune fonti il matrimonio non fu consumato della prematura scomparsa di Marchesella nel 1186 tuttavia il patrimonio della sua famiglia passò in eredità al casato degli Este sin dal 1187.[5] Secondo altre fonti Marchesella si sposò effettivamente, ma con Azzo V, e concordano nel passaggio dell'eredità Adelardi agli Este.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Andrea Castagnetti, La ‘domus Casotti’ (secoli XI-XII). Da Eriberto e Sichelmo giudici a Landolfo vescovo di Ferrara e a Casotto ‘capitaneus’, Università degli Studi di Verona -Istituto di Storia, 2019, p. 237.
  2. ^ a b Andrea Castagnetti, LA SOCIETA FERRARESE (SECOLI XI-XIII) (PDF), Verona, Libreria Universitaria Editrice, 1991, pp. 26-27.
  3. ^ Hélène Angiolini, MARCHESELLI, Guglielmo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 69, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2007.
  4. ^ Luigi Ughi, Dizionario storico degli uomini illustri ferraresi nella pietà, nelle arti, e nelle scienze colle loro opere, o fatti principali compilato dalle storie, e da manoscritti originali da Luigi Ughi ferrarese, Ferrara, per gli eredi di Giuseppe Rinaldi, 1804, p. 14, OCLC 771882557, SBN IT\ICCU\TO0E\017755.
  5. ^ Gerolamo Melchiorri, Donne illustri ferraresi dal Medioevo all'Unità, a cura di Graziano Gruppioni, prefazione Enrica Guerra, Ferrara, 2G Editrice, 2014, p. 30, ISBN 9788889248188.
  6. ^ Giuseppe Manini Ferranti, Compendio della storia sacra e politica di Ferrara dedicato a ... Paolo Patrizio Fava ... dall'abate Giuseppe Manini Ferranti tomo primo, VI, pe' socj Bianchi e Negri, 1810, p. 75.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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