Mancuso (moneta)

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Il mancuso, o anche mancoso (in arabo ﻣﻨﻘﻮﺵ?, manqūsh, ossia "coniato, inciso"), è stata una moneta aurea o argentea usata in periodo alto-medievale nella Penisola italiana.

Si discute se la moneta, di conio islamico, sia stata di uso corrente oppure come moneta da tesaurizzare nella sottosviluppata economia dell'età carolingia e post-carolingia.

La riforma monetaria voluta da Carlo Magno fissò il valore di 1 mancuso a 30 denari carolingi.

Si discute anche se sia esistito un mancuso d'argento, visto che esiste una testimonianza relativa al pagamento di una tregua con i musulmani che infestavano i domini pontifici, versata per l'appunto nell'aprile dell'878[1] nella misura di 25.000 mancusi d'argento.[2]

All'inizio del secolo XI (anno 1006) è documentata l'esistenza del mancuso d'oro[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M. Amari, Storia dei musulmani di Sicilia, 5 voll., Catania, R. Prampolini, 1935, I p. 593.
  2. ^ Epistola di Giovanni VIII, n. LXXXXIX, apud Labbe, Sacrosanta Concilia, vol. IX. p. 74.
  3. ^ Archivio di Stato di Firenze, DIplomatico, Capitolo della Cattedrale di Pistoia, n. 41 1006, ottobre, Pistoia

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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