Magna Istria
| Magna Istria | |
|---|---|
| Paese di produzione | Italia |
| Anno | 2010 |
| Genere | documentario, drammatico |
| Regia | Cristina Mantis |
| Soggetto | Francesca Angeleri, Cristina Mantis, Daniela Piu |
| Produttore | Maurizio Perrone, Cristina Mantis, Francesca Angeleri |
| Casa di produzione | Route 1, Luna Film |
| Musiche | Vic Brothers, Alexandros Hahalis, Sergio Endrigo |
| Interpreti e personaggi | |
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Magna Istria è un docufilm del 2010 diretto da Cristina Mantis.[1]
Trama[modifica | modifica wikitesto]
Il docu film Magna Istria ricostruisce il viaggio di una nipote di esuli in terra d'istria. La ricerca di una ricetta andata perduta è il pretesto per entrare nel cuore dell'esodo giuliano dalmata e interfacciarsi con una delle più controverse e dolorose pagine di storia del nostro paese, all'indomani del secondo condlitto mondiale, in cui oltre 350.000 persone furono costrette ad abbandonare i propri affetti, le proprie case, la propria terra.
Produzione[modifica | modifica wikitesto]
Le riprese si sono svolte in Piemonte, nel Lazio e percorrendo un viaggio dal Friuli-Venezia Giulia fino alla penisola dell'Istria.[2]
Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]
Nel 2011 il trailer del documentario è stato pubblicato sulla piattaforma Youtube.[3] Il documentario è andato in onda su RAI 3 ed è stato proiettato negli anni in varie città in occasione della celebrazione del Giorno del Ricordo
Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]
- Trieste Film Festival
- Sulmona Film Festival
- Miglior docufilm all'Epizephiry International Film Festival 2010.[4]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Magna Istria, su Coordinamento Adriatico, 10 marzo 2015. URL consultato l'11 agosto 2022.
- ^ Giorno del Ricordo - proiezione del documentario 'Magna Istria', su Comune di Spoleto, 7 febbraio 2017. URL consultato l'11 agosto 2022.
- ^ Magna Istria, su www.pfafilms.com. URL consultato l'11 agosto 2022.
- ^ Antonio Falcone, Epizephiry International Film Festival, una felice realtà, su Sunset Boulevard, 7 giugno 2011. URL consultato l'11 agosto 2022.
