Maestro della Madonna di Acuto

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Maestro della Madonna di Acuto (XIII secoloXIII secolo) è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Con la denominazione di Maestro della Madonna di Acuto, si indica l'artista anonimo che realizzò una Madonna col Bambino, nota come la Madonna di Acuto, in legno policromato, esposta a Roma, al Museo nazionale del Palazzo di Venezia, proveniente dalla località di Acuto (Frosinone), nelle vicinanze di Fiuggi.[1]

L'opera è ritenuta il pezzo più antico di una serie di lavori simili presenti nel Lazio, quali la Madonna di Santa Maria di Vulturella presso Tivoli e quella del duomo di Alatri.[1] ed è considerata una delle migliori e rari esempi di scultura romanica prodotta nel territorio laziale.[2]

Anche se non è possibile attribuire tutte queste opere a un unico artista, si può sostenere che quella di Acuto sia stata un prototipo imitato e fonte di ispirazione per le altre, alcune di esse seguenti una evoluzione in senso raffinatamente gotico.[1]

La Madonna di Acuto si caratterizza per gli elementi iconografici bizantini, come lo sfarzo decorativo, la frontalità e rigidità,[2] l'aspetto di figura processionale, interpretandoli con una intensità e saldezza plastica, con i volumi solidi e compatti,[2] e con un gusto monumentale, che ricordano la Madonna dello scultore comasco Benedetto Antelami, nel battistero di Parma,[1] con l'intento di dare all'opera di Acuto un tono più umano alla Madonna, che infatti risulta priva di corona.[3]

Un lieve principio di movimento è presente nel gesto benedicente del Bambino sostenuto dalla Vergine seduta in trono: entrambe le figure sono state impreziosite sia con finte pietre in vetro sia con due turchesi, un lapislazzuli e un piccolo smeraldo, incastonati nel fermaglio sul petto della Vergine.[2]

Il viso della Vergine è austero, freddo e privo di espressività a evidenziare l'aspetto regale della Madonna sovrana impassibile alle preghiere dei fedeli.[3] La posizione del Bambino seduto obliquamente conferisce un senso di profondità all'opera ed è vestito con gli ornamenti di un imperatore.[3]

La presenza contemporanea e miscelata dello splendore bizantino e della forza romanica, assegna all'opera il carattere di un idolo barbarico, e ne fa il corrispettivo delle figure in mosaico nelle chiese romaniche del Centro Italia.[1]

Storicamente la statua evidenzia e dimostra la diffusione del modi artistici lombardi nell'Italia centrale, come confermato dai gruppi lignei, come le famose Deposizioni di Tivoli e del Museo di Cluny.[1]

L'opera è stata commissionata da Bonifacio VIII per donarla alla cittadina di Acuto, e da allora la statua sarebbe stata conservata all'interno della chiesetta dei Santi Rocco e Sebastiano,[4] fino al fine della seconda guerra mondiale.[3]

La datazione della Madonna di Acuto all'inizio del XIII secolo, è dovuta per la sua collocazione posteriore alla Madonna antelamiana e precedente a tutte le altre opere lignee menzionate, che risultarono più vicine al gotico.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 148.
  2. ^ a b c d Madonna d'Acuto, su museopalazzovenezia.beniculturali.it. URL consultato il 23 dicembre 2018.
  3. ^ a b c d La Madonna d'Acuto, su ilgiornalino.net. URL consultato il 23 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2018).
  4. ^ Acuto, il centro medievale e i bei portali, su provincia.fr.it. URL consultato il 23 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 dicembre 2018).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Rossana Bossaglia, Scultura Italiana I. Dall'alto medioevo all'età romanica, Electa Napoli, 1966.
  • E. Carli, La scultura lignea italiana dal XII al XVIII secolo, Milano, 1960.
  • G. De Francovich, Scultura medioevale in legno, Roma, 1943.
  • Mario Diegoli, Manuali d'arte, Electa Scuola, 2015.
  • Jean-René Gaborit, La scultura romanica, Jaca Book, 2010.
  • V. Flavio Pozzallo Natale, Scultura lignea dal Duecento alla fine del Quattrocento, Allemandi, 2008.
  • V. Flavio Pozzallo Natale, Scultura lignea dal Medioevo al Rinascimento. Aggiunte al catalogo di antichi maestri e nuove proposte, Biella, 2010.

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