Macellum Magnum

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Pianta del Macellum Magnum nella tavola XXXVI della Forma Urbis Romae di Rodolfo Lanciani

Il Macellum Magnum era un mercato delle derrate alimentari (principalmente carne e pesce) dell'antica Roma, edificato e dedicato sul Celio, nella Regio II Caelimontium, dall'imperatore Nerone nel 59 d.C.[1][2].

L'antica struttura si ergeva nel sito dell'odierna basilica di S. Stefano Rotondo[3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Macellum Magnum fu edificato e dedicato da Nerone nel 59 d.C.[4]. Si ritiene che esso in seguito fu distrutto e ricostruito verso la fine del IV secolo sempre ad uso pubblico, probabilmente ancora come mercato[4]. Papa Simplicio (468‑482) lo trasformò nella basilica di Santo Stefano e fu restaurato con varie modifiche dai papi Teodoro I (642‑649) e Nicola V (1453)[4]..

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il Macellum era raffigurato sulla monetazione neroniana come edificio circolare a due piani, con una thòlos centrale o una struttura a cupola, circondata da un portico esterno[4].

Il complesso era formato da un edificio centrale, costituito da un porticato circolare a due piani dotato di 22 colonne, che sostenevano un tetto a cupola, e, attorno ad esso, un porticato concentrico dotato di 36 colonne, anch'esso a due piani. Inoltre, all'esterno di questo sorgeva un ambulacro di larghezza pari a 10 metri, diviso in otto segmenti da file di colonne[4].

I segmenti alternativamente erano privi della parete esterna, somigliando così a cortili aperti. L'edificio originario di Nerone era cinto da un porticato rettangolare che conteneva botteghe, i cui resti forse erano ancora visibili nel XVI secolo[4].

Dell'edificio originario di Nerone si conservano solo le fondazioni in travertino, parte del muro di cinta e otto pilastri del colonnato esterno; comunque, l'edificio del IV secolo fu edificato sulle fondazioni originarie e pare che abbia conservato in generale la forma dell'edificio originario[4].

Il Macellum Magnum nella monetazione imperiale.
Immagine Valore Dritto Rovescio Datazione Peso; diametro Catalogazione
dupondio NERO CLAVDIUS CAESAR AVG GER P M TR P IMP P P, testa laureata di Nerone verso destra, con un globo alla base del busto; MAC AUG S-C, facciata del Macellum Magnum costruito da Nerone, una statua di fronte alla base di un'entrata a quattro colonne cilindrica, nella parte alta una struttura a tre colonne sormontata da una cupola conica; portico a due ordini da entrambe le parti (sinistra-destra). 65 14.60 gr, 7 h (zecca di Lugdunum); RIC I 402; BMCRE 336; Cohen 129.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cassio Dione, Historiae Romanae, LXI.19.
  2. ^ Stephen L. Dyson, Rome: A Living Portrait of an Ancient City, JHU Press, 1º agosto 2010, pp. 252–, ISBN 978-1-4214-0101-0.
  3. ^ CIL VI, 1648; CIL VI, 9183
  4. ^ a b c d e f g Macellum Magnum, in: Samuel Ball Platner & Thomas Ashby, A Topographical Dictionary of Ancient Rome, Oxford University Press, Londra, 1929, p. 323.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Macellum Magnum, in: Samuel Ball Platner & Thomas Ashby, A Topographical Dictionary of Ancient Rome, Oxford University Press, Londra, 1929.