Luis González Velázquez

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
La Trinidad y santos franciscanos, Madrid Museo del Prado

Luis González Velázquez (Madrid, 25 agosto 1715Madrid, 24 maggio 1763) è stato un pittore spagnolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Luis González Velázquez fu un pittore spagnolo, figlio di Pablo González Velázquez e fratello maggiore dei pittori Alejandro González Velázquez e Antonio González Velázquez.[1]

Studiò pittura presso la Commissione preparatoria per la costituzione della Real Academia de Bellas Artes de San Fernando, dalla quale fu eletto accademico di merito nel 1753 e vicedirettore della pittura un anno dopo.[1]

Tra il 1741 e il 1742 lavorò a La Puebla de Montalbán (Toledo), dove eseguì i dipinti murali dell'eremo di Nuestra Señora de la Soledad, tra cui una serie di eroine bibliche sui pennacchi, in cui si manifesta chiaramente la radice all'italiana del suo stile rococò e tardo-barocco.[2][1]

Dal 1744 collaborò con Santiago Bonavía alle decorazioni del Real Coliseo del Buen Retiro, allenandosi nella tecnica della quadratura.[1]

Nell'aprile 1758, Corrado Giaquinto dichiarò in un memoriale che Luis González Velázquez aveva lavorato sotto di lui nella decorazione delle Real Salesas.[1]

Lo stesso anno fu nominato pittore da camera reale, anche se il piccolo numero di opere eseguite per il re suggerisce che il titolo avesse un carattere prevalentemente onorario.[1]

Sposato con Luisa Izquierdo e padre di almeno una figlia, morì a Madrid, dove aveva residenza in via Huertas, il 24 maggio 1763.[1]

Luis lavorò quasi sempre assieme al fratello Alejandro,e questo rende difficile l'attribuzione dei grandi affreschi eseguiti per le volte del Palazzo Nuovo e per le grandi chiese madrilene (chiese dei conventi dell'Incarnazione, del Sacramento e delle Descalzas Reales).[2] Appartengono certamente a Luis le parti di maggiore intonazione scenografica, collegabili alla sua apprezzata attività di scenografo.[2] In tutte queste opere si evidenziò l'influenza del maestro italiano Jacopo Amigoni, da tempo operante a Madrid.[2]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Dipinti murali dell'eremo di Nuestra Señora de la Soledad, La Puebla de Montalbán (Toledo) (1741-1742);
  • Decorazioni del Real Coliseo del Buen Retiro (1744);
  • Decorazione delle Real Salesas (1758);
  • Affreschi per le volte del Palazzo Nuovo;
  • Chiesa dei conventi dell'Incarnazione;
  • Chiesa del Sacramento;
  • Chiesa delle Descalzas Reales.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Luis González Velázquez, su cassiciaco.it. URL consultato il 30 settembre 2021.
  2. ^ a b c d González Velázquez, in le muse, V, Novara, De Agostini, 1965, p. 328.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (ES) Antonio Bonet Correa, Los retablos de la iglesia de las Calatravas de Madrid, in Archivo Español de Arte, 1962, p. 21.
  • (ES) Juan Agustín Ceán Bermúdez, Diccionario histórico de los más ilustres profesores de las Bellas Artes en España, II, Madrid, 1800, p. 227.
  • (ES) Juan José Martín González, Escultura Barroca en España 1600/1770, Madrid, Cátedra, 1983, pp. 378-379.
  • (ES) Jesús Urrea Fernández », BSAA (1977), p. 484., Una propuesta para el escultor Pablo González Velázquez, BSAA, 1977, p. 484.
  • (ES) Ismael Gutiérrez Pastor, Retratos de Luis González Velázquez, in Anuario del Departamento de Historia y Teoría del Arte, n. 1, 1989, pp. 139-146.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN95779885 · ULAN (EN500016114 · BNE (ESXX1632277 (data) · WorldCat Identities (ENviaf-95779885