Luigi Palmieri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo politico, vedi Luigi Palmieri (1913-1970).
Luigi Palmieri

Senatore del Regno d'Italia
LegislaturaXIII
Sito istituzionale

Luigi Palmieri (Faicchio, 23 aprile 1807Pompei, 9 settembre 1896) è stato un fisico e politico italiano. Fu senatore del regno d'Italia nella XIII legislatura.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver studiato al seminario di Caiazzo si trasferì al Seminario di Avellino[1]. Studiò poi al Liceo di Salerno, dove fu prefetto di camerata. Conseguì la licenza in Belle Lettere nel 1829 e poi quella in Scienze fisiche e matematiche nel 1830[2]. Fu professore presso il Liceo di Avellino e continuò gli studi laureandosi in Architettura nel 1834[3]. Continuò poi ad approfondire gli studi delle scienze fisiche e matematiche all'Università di Napoli, conseguendo in seguito anche la laurea[3]. Si sposò in Napoli nel 1841 con Angela Gigli, figlia dell'avvocato Mariano di Napoli[4]. Nel 1845 divenne professore di fisica alla Scuola Navale del Regno a Napoli, quindi assistente di metafisica e in seguito successore del prof. Galluppi alla cattedra di fisica presso l'università partenopea.

Divenne direttore dell'Osservatorio vesuviano nel 1854. Per lui nel 1860 venne quindi creata la cattedra di fisica meteorologica e terrestre. Fu membro dell'Accademia delle Scienze di Napoli dal 1861 e dei Lincei, a partire dal 1871. Osservò da vicino tutte le eruzioni del vulcano; rischiò di perdere la vita in occasione di quella del 1872.

Si rese famoso anche per l'invenzione e lo sviluppo di apparati di misurazione dei fenomeni sismici e atmosferici. È stato l'inventore del sismografo elettromagnetico e, con i suoi studi, ha dato un grosso contributo alla conoscenza dei fenomeni sismici.

Sposò Angela Gigli ed ebbe cinque figli.

Studi e progetti[modifica | modifica wikitesto]

Per quanto riguarda la Fisica, si occupò delle correnti indotte dal campo magnetico terrestre e progettò nel 1845 un apparecchio chiamato "Apparecchio d'induzione tellurica" con il quale poteva verificare l'effetto fisico, chimico delle correnti indotte.

I suoi studi sul potenziale elettrico spaziarono dalla natura dell'elettricità, alla tensione elettrica e al potenziale elettrico; le sue ricerche sull'elettricità atmosferica lo portarono alla scoperta di una legge sull'elettricità nel corso delle piogge. Negli ultimi anni si impegnò nello studio delle correnti telluriche.[5] Palmieri si distinse per il grande numero di apparecchi elettrici realizzati nel corso della sua vita, tra i quali vanno ricordati l'apparecchio d'induzione per uso scolastico e medico, il telegrafo elettromagnetico, l'elettrometro, l'anemografo.

Nel 1882, Palmieri fu il primo a rivelare la presenza dell'elio sulla Terra (scoperto nel sole, da cui prende il nome, e sconosciuto fino ad allora sulla Terra), attraverso la linea spettrale D3, mentre analizzava la lava del Vesuvio[6].

Per quanto riguarda la sismologia e la vulcanologia, oltre ai suoi quarantennali studi sul Vesuvio, seguì anche i terremoti di Casamicciola del 1881, quello di Ischia del 1883.

I suoi studi filosofici lo portarono a risolvere un modello filosofico originale, che rappresentava la sintesi delle correnti filosofiche da cui era partito, lo Psicologismo, l'Ideologismo e l'Ontologismo. Si occupò di problemi gnoseologici, religiosi, cosmologici e pedagogici.

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Leggi ed origine dell'elettricità atmosferica, 1885
  • Lezioni elementari di Fisica sperimentale e di Meteorologia, Gaetano Nobili, Napoli, 1852
  • Il Vesuvio e la sua storia, Faverio, Milano, 1880
  • Nuove lezioni di Fisica sperimentale e di Fisica terrestre, Jovene editore, Napoli, 1883
  • (FR) Leggi ed origine dell'elettricità atmosferica, Paris, Gauthier-Villars, 1885.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Commendatore dell'Ordine della Rosa (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale dell'Ordine Imperiale di Nostra Signora di Guadalupe (Messico) - nastrino per uniforme ordinaria

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

In suo onore un cratere d'impatto lunare di 40 km di diametro è stato denominato Cratere Palmieri.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ LUIGI RUSSO, Lettere di Luigi Palmieri di Faicchio a Gaetano Cacciatore e Giovanni Santini, eminenti scienziati italiani e alcune note biografiche, in Annuario dell'Associazione Storica del Medio Volturno, Nuova serie, 10, anno 2021.
  2. ^ Russo, cit., pp. 153-157.
  3. ^ a b Russo, cit., p. 157.
  4. ^ Russo,, cit., p. 157.
  5. ^ Studi di Fisica e di Meteorologia, su asmvpiedimonte.altervista.org. URL consultato il 27 aprile 2018.
  6. ^ (EN) Alfred Walter Stewart, Recent Advances in Physical and Inorganic Chemistry, BiblioBazaar, LLC, 2008, p. 201, ISBN 0554805138.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Parte di questo testo proviene dalla relativa voce del progetto Mille anni di scienza in Italia, pubblicata sotto licenza Creative Commons CC-BY-3.0, opera del Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza (home page)
  • Gabriele Pastore, L'attività filosofica di Luigi Palmieri, Cerreto Sannita, 1952
  • Eduardo Flores, Luigi Palmieri, Miccoli, Napoli, 1932
  • Giuseppe Luongo, L'Osservatorio Vesuviano nella storia della vulcanologia, Osservatorio Vesuviano, Ercolano
  • Luigi Russo, Lettere di Luigi Palmieri di Faicchio a Gaetano Cacciatore e Giovanni Santini, eminenti scienziati italiani e alcune note biografiche, <<Annuario dell'Associazione Storia del medio Volturno>>, nuova serie n. 10, a. 2021.
  • Michele Giugliano, Luigi Palmieri Direttore del Reale Osservatorio Meteorologico Vesuviano negli anni 1855-1896. Biografia, storia del Vesuvio, fisica sperimentale e fisica terrestre. Tipografica del Matese Srl, Piedimonte Matese, anno 2007, pp. 317: ill., 24 cm.
  • Michele Giugliano, "Fisica e Vesuvio nell'Ottocento napoletano: Biografia di Luigi Palmieri, Storia dell'Osservatorio Vesuviano e del Vesuvio, Fisica sperimentale e Fisica terrestre", Youcanprint Edizioni 2012.
  • Maria Piazza, PALMIERI, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1935. URL consultato il 17 gennaio 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN5231530 · ISNI (EN0000 0000 6139 7874 · SBN CFIV117169 · BAV 495/247857 · CERL cnp01090772 · LCCN (ENno96032305 · GND (DE117680206 · BNF (FRcb15365448x (data) · WorldCat Identities (ENlccn-no96032305