Louise de La Fayette

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Louise de La Fayette

Louise Angelique de La Fayette (Vésigneux, 8 novembre 1618Parigi, 11 gennaio 1665) fu una dama francese del XVII secolo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Fu una dei cinque figli di Jean conte de La Fayette e di Margherita di Borbone-Busset.[1]

Il legame con Luigi XIII[modifica | modifica wikitesto]

Dama di compagnia della regina Anna d'Austria, nel marzo 1635 Luigi XIII si invaghì di lei. Il legame fu all'inizio appoggiato dal cardinale Richelieu, che intendeva fare allontanare la favorita Marie de Hautefort, amica della regina e nemica del cardinale. Il primo incontro avvenne per l'esattezza durante un balletto al Louvre il 18 febbraio 1635.

Gli incontri in convento[modifica | modifica wikitesto]

Il 19 maggio 1637 la ragazza, pia e modesta[2], si chiuse nel convento delle Figlie della Visitazione di Sainte-Marie, in rue Saint-Antoine, a Parigi, divenendo suor Angelica.[1] Il legame con il re, però, andò avanti per un paio d'anni. Luigi andava spesso a farle visita, in quanto in lei trovava una confidente.[2]

L'influenza politica[modifica | modifica wikitesto]

La giovane cercava di convincere il sovrano a fare allontanare il cardinale, a far richiamare dall'esilio la madre Maria de' Medici e a riconciliarsi con la moglie[2], dalla quale non aveva ancora avuto un erede.

Fu così di ritorno dal convento, la notte del 5 dicembre 1637, che il re dovette rifugiarsi nel palazzo del Louvre, ove dimorava la regina. Era infatti ormai buio ed era cattivo tempo.[2] Dopo sette anni dall'ultimo aborto e dopo quella notte, la regina rimase incinta del futuro Luigi XIV.

Divenuta superiora nel 1657[1], suor Angelica morì l'11 gennaio 1665.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Louise De La Fayette Archiviato il 15 ottobre 2008 in Internet Archive.
  2. ^ a b c d Guido Gerosa, Il Re Sole, Mondadori, Milano, 2008.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN308693377 · ISNI (EN0000 0004 3427 742X · LCCN (ENno2019009684 · BNE (ESXX4738089 (data) · BNF (FRcb16746814c (data)