Lio

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Lio
Lio al Festival di Cannes 2009
NazionalitàBandiera del Portogallo Portogallo
Bandiera del Belgio Belgio
GenerePop
Disco
Periodo di attività musicale1979 – in attività
EtichettaAriola
Album pubblicati13
Studio9
Raccolte4
Sito ufficiale

Lio, pseudonimo di Vanda Maria Ribeiro Furtado Tavares de Vasconcelos (Mangualde, 17 giugno 1962), è una cantante e attrice portoghese naturalizzata belga.

Ebbe un periodo di grandissima popolarità a livello internazionale negli anni ottanta col singolo Amoureux solitaires. Il suo nome d'arte deriva da un personaggio secondario del fumetto Barbarella, molto popolare in Francia negli anni sessanta e settanta.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlia di un militare portoghese di stanza in Mozambico, a seguito del divorzio dei genitori si trasferì con la madre a Liegi, in Belgio. Qui maturò le prime esperienze artistiche sulla scena del punk rock delle origini.

Scoperta e lanciata dal celebre gruppo elettronico belga Telex, nel 1979, a neanche 18 anni, debuttò in Francia con la canzone Le banana split[1]. La sua casa discografica dell'epoca (la tedesca Ariola, poi rilevata dalla multinazionale BMG) decise di investire su di lei, facendole incidere poco dopo il singolo Amoureux solitaires (scritta e prodotta dal musicista parigino Jacno e dalla sua compagna Elli), giunto nel 1981 nelle classifiche di mezza Europa, arrivando tra l'altro al primo posto in Francia e in Italia (dove restò 4 settimane di fila al vertice della classifica nel maggio di quell'anno) alla quarta posizione nei Paesi Bassi e alla sesta in Austria[2]. Subito dopo venne pubblicato l'album di esordio Lio, che ebbe un discreto successo, trainato dal singolo Amicalement votre. Da ricordare anche l'album Pop Model del 1986, con i singoli Les brunes comptent pas pour des prunes e Je casse tout ce que je touche.

Tra un disco e l'altro, Lio si è dedicata anche al cinema, con discreto successo. Negli ultimi anni, ha cercato di liberarsi da un'immagine "easy-pop" ormai soffocante, rivolgendosi al rock; album simbolo di questa nuova direzione artistica può essere considerato Wandatta (1996). In seguito ha mutato nuovamente stile musicale, senza tuttavia riuscire a riconquistare i favori del pubblico. Ha al suo attivo anche varie collaborazioni con altri cantanti, ad esempio nel brano Les matins de Paris, cantato nel 2007 insieme a Teki Latex.

Lio nel 2010.

Attualmente è anche giudice della trasmissione televisiva francese "Nouvelle Star".

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Lio è madre di 6 figli: Nubia (1987), Igor (1993), Esmeralda (1995), le gemelle Garance e Léa (1999). Nello stesso anno si è separata dal cantante Zad. Nel 2003 ha dato alla luce Diego.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Dama Ordine al Merito del Belgio - nastrino per uniforme ordinaria

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

33 giri e CD[modifica | modifica wikitesto]

45 giri[modifica | modifica wikitesto]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Lio al Festival di Cannes nel 2010.
  • Les anées 80 (1983)
  • Elsa, Elsa (1985)
  • Golden Eighties (1986)
  • Itinéraire d'un enfant gâté (Der Löwe) (1988)
  • Chambre à part (1990)
  • Sale comme un ange (1991)
  • Jealousie (1991)
  • Après l'amour (Nach der Liebe) (1992)
  • Sans un cri (1992)
  • La madre muerta (1993)
  • Personne ne m'aime (1994)
  • La niña de tus sueños (L'enfant du mal) (1995)
  • Dieu, l'amant de ma mère et le fils du charcutier (1995)
  • Peccato (1997)
  • Palmyra (1997)
  • Carnages (2002)
  • Je tourne avec Almodovar (2003)
  • Colette (Fernsehfilm) (2003)
  • Mariages! (2004)
  • Les Invisibles (2005)
  • Pas douce (2006)
  • Mystère (2007)
  • Henri, regia di Yolande Moreau (2013)
  • Belgian Disaster (2015)
  • Il giustiziere (2019)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Le banana split su italiancharts.com, su italiancharts.com. URL consultato il 19 febbraio 2010.
  2. ^ Amoureux solitaires su hitparade.ch, su hitparade.ch. URL consultato il 9 gennaio 2010.

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Controllo di autoritàVIAF (EN261857177 · ISNI (EN0000 0003 8163 156X · Europeana agent/base/86069 · LCCN (ENn92087369 · GND (DE173830668 · BNF (FRcb13896687t (data) · J9U (ENHE987007432876605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n92087369