Levisticum officinale

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Levisticum officinale
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Tracheobionta
(clade) Angiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Asteridi
Ordine Apiales
Famiglia Apiaceae
Genere Levisticum
Specie L. officinale
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Apiales
Famiglia Apiaceae
Genere Levisticum
Specie L. officinale
Nomenclatura binomiale
Levisticum officinale
W.D.J. Koch, 1824
Sinonimi

Hipposelinum levisticum
(L.) Britt. & Rose
Levisticum paludapifolium
Aschers.

Nomi comuni

Sedano di montagna, Levistico (I)
Lovage (GB), Liveche (F),
Liebstöckel (D), Ligustico (E)[1]

Il levistico o sedano di monte (Levisticum officinale W.D.J. Koch, 1824) è una pianta perenne della famiglia delle Apiaceae. Viene usata come erba aromatica.

Morfologia[modifica | modifica wikitesto]

Illustrazione del Levisticum officinale

Il levistico è una pianta erbacea perenne il cui fusto eretto può crescere fino all'altezza di 2 metri. Le foglie, come aspetto e sapore ricordano quelle del sedano.

Habitat e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

È probabile sia originaria del Sud-ovest asiatico. Cresce fino ai 1 800 m s.l.m., ed è una pianta molto rustica; si trova sia in terreni incolti sia in orti, e a volte rinselvatichisce. In Italia è una specie rara.[1]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

Culinario[modifica | modifica wikitesto]

Si raccolgono le foglie da usare fresche in risotti, brodi, carni, stufati, pollo, baccalà; il seme maturo di questa pianta si usa nei liquori, nelle insalate, nelle schiacciate; l'aroma della pianta è simile a quello del sedano, ma è più gradevole. Il levistico è utilizzato come sostituto di una spezia indiana, l'Ajowan, essendo il primo più comune in Europa.

Il levistico, denominato anche "Sedano di montagna", era abbondantemente usato nella cucina dell'antica Roma. È infatti presente in molte delle ricette di Apicio, ad esempio nel De re coquinaria.

Era anche molto apprezzato dai monaci benedettini che, nel Medioevo, lo diffusero negli orti e nelle corti, soprattutto del Nord Europa dove oggi è ancora molto usato.

Ha un sapore vicino al sedano, ma con un profumo più intenso e pungente che lo rende molto gradevole.

Medicinale[modifica | modifica wikitesto]

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

L'infuso è indicato per i reumatismi e può essere applicato alle ferite come antisettico, o bevuto per stimolare la digestione. Il levistico è secondo solo ai capperi per contenuto di quercetina.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Maria Luisa Sotti, Maria Teresa della Beffa, Le piante aromatiche. Tutte le specie più diffuse in Italia, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 1989, ISBN 88-374-1057-3.
  2. ^ (EN) http://www.nal.usda.gov/fnic/foodcomp/Data/Flav/flav.pdf Archiviato il 16 luglio 2012 in Internet Archive. nal.usda.gov

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