Letitia Wright

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Letitia Wright al San Diego Comic-Con International 2017

Letitia Michelle Wright (Georgetown, 31 ottobre 1993) è un'attrice britannica.

Salita alla ribalta nel 2017 con la sua interpretazione in un episodio della pluripremiata serie televisiva Black Mirror, per cui si aggiudica una candidatura al Premio Emmy, ha consolidato la propria fama anche a livello internazionale grazie all'interpretazione di Shuri nei film del Marvel Cinematic Universe. Per Black Panther (2018), la Wright ha inoltre vinto un Teen Choice Awards e soprattutto il BAFTA alla miglior stella emergente nel 2019.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nata in Guyana, all'età di sette anni si stabilisce a Londra con la sua famiglia. Ottiene i primi ruoli in produzioni televisive britanniche, ma si fa notare per suoi ruoli cinematografici in My Brother the Devil e Urban Hymn. Per quest'ultimo ha ottenuto una candidatura come miglior esordiente ai British Independent Film Awards 2016.

Per la televisione ha interpretato il ruolo di Vivienne Scott nelle serie televisiva Banana e Cucumber, create da Russell T Davies. Nel 2015 è apparsa nell'episodio Affrontare il corvo della nota serie Doctor Who, mentre nel 2016 recita nella seconda stagione di Humans. È protagonista dell'ultimo episodio della quarta stagione della fortunata serie Black Mirror per cui veste i panni di Nish, una giovane ragazza che si ritrova per caso a visitare il misterioso Black Museum. La sua interpretazione, apprezzata dalla critica, le vale una candidatura ai Premi Emmy 2018 come miglior attrice non protagonista in una miniserie o film.

In seguito ottiene il ruolo di Shuri, sorella di T'Challa, nel film Marvel Black Panther e ha una parte in Ready Player One di Steven Spielberg, entrambi distribuiti nel 2018. Per Black Panther si aggiudica un Teen Choice Awards, due candidature agli MTV Movie & TV Awards e il BAFTA alla miglior stella emergente nell'ambito dei Premi BAFTA 2019. Sempre nel 2018 ritorna a vestire i panni di Shuri nel film Avengers: Infinity War e nel suo sequel Avengers: Endgame, distribuito l'anno seguente. Nell'aprile 2019 è apparsa con Donald Glover e Rihanna nel film musicale Guava Island.[1] Nel 2022 ha vestito nuovamente i panni di Shuri nel film Black Panther: Wakanda Forever, diretto da Ryan Coogler.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attrice[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Produttrice[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Black Reel Awards
    • 2018 - Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film televisivo per Black Mirror
    • 2019 - Candidatura alla miglior attrice non protagonista cinematografica per Black Panther
    • 2021 - Candidatura alla miglior attrice non protagonista in una miniserie o film televisivo per Small Axe
    • 2023 - Candidatura alla miglior attrice protagonista cinematografica per Black Panther: Wakanda Forever
  • Critic's Choice Super Awards
    • 2023 - Candidatura alla miglior attrice protagonista in un film di Supereroi per Black Panther: Wakanda Forever
  • NAACP Image Award
    • 2019 - Candidatura alla miglior attrice non protagonista in un film per Black Panther
    • 2019 - Miglior cast cinematografico per Black Panther
    • 2019 - Miglior ruolo fondamentale per Black Panther
    • 2022 - Miglior performance vocale di un personaggio in un film per Sing 2
    • 2023 - Candidatura alla miglior attrice protagonista in un film per Black Panther: Wakanda Forever
    • 2023 - Miglior cast cinematografico per Black Panther: Wakanda Forever

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Letitia Wright è stata doppiata da:

  • Erica Necci in Black Panther, Avengers: Infinity War, Assassinio sul Nilo, Black Panther: Wakanda Forever, Circondato
  • Perla Liberatori in Black Mirror

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Lorena Ferriol, Childish Gambino visitó la Fábrica de Arte Cubano (+ Foto), su Vistar Magazine, 14 agosto 2018. URL consultato il 26 aprile 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN13152079053907110495 · LCCN (ENno2018064908 · GND (DE1153739623 · J9U (ENHE987007404226105171 · WorldCat Identities (ENlccn-no2018064908