Lepista flaccida

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Lepista flaccida
Lepista flaccida
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Fungi
Divisione Basidiomycota
Classe Basidiomycetes
Ordine Agaricales
Famiglia Tricholomataceae
Genere Lepista
Specie L. flaccida
Nomenclatura binomiale
Lepista flaccida
(Sowerby) Pat., 1887
Sinonimi

Lepista gilva (Pers.) Pat.

Lepista flaccida
Caratteristiche morfologiche
Cappello
infundibuliforme
Imenio
Lamelle
decorrenti
Sporata
bianca
Velo
nudo
Carne
immutabile
Ecologia
Commestibilità
commestibile

Lepista flaccida (Sowerby) Pat., Hyménomycètes (Alençon): 96 (1887).

La Lepista flaccida è un fungo molto conosciuto e ricercato, tra i migliori nel suo genere.
Viene frequentemente confuso con la Clitocybe gibba (edule) che però è mediamente meno massiccia e possiede una carne più elastica.

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Dal latino flaccidus = flaccido.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Cappello[modifica | modifica wikitesto]

Convesso, poi a forma di imbuto; color ocraceo-giallastro e rosato; liscio, serico; margine spesso solcato, sottile, involuto.

Lamelle[modifica | modifica wikitesto]

Decorrenti, fitte, biancastre.

Gambo[modifica | modifica wikitesto]

Slanciato, consistente, fibroso, un po' rigonfio alla base; concolore al cappello.

Carne[modifica | modifica wikitesto]

Biancastra o grigio-camoscio, molle; odore buono, sapore dolciastro.

Spore[modifica | modifica wikitesto]

Bianche in massa, a forma di seme d'arancia.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Cresce gregario, in estate-autunno, nei boschi, specialmente di conifere.

Commestibilità[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni dei contenuti riportati potrebbero generare situazioni di pericolo o danni. Le informazioni hanno solo fine illustrativo, non esortativo né didattico. L'uso di Wikipedia è a proprio rischio: leggi le avvertenze.

Buona. Si presta bene come condimento per sughi o contorni.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sinonimi e binomi obsoleti[modifica | modifica wikitesto]

  • Agaricus flaccidus Sowerby, Coloured Figures of English Fungi ... 2: tab. 185 (1799) [1798-99]
  • Agaricus gilvus Pers., Synopsis Methodica Fungorum (Göttingen): 448 (1801)
  • Agaricus lentiginosus Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 69 (1838)
  • Agaricus lobatus Sowerby, Coloured Figures of English Fungi ... 2: tab. 186 (1799) [1798-99]
  • Agaricus splendens Pers., Synopsis Methodica Fungorum (Göttingen): 452 (1801)
  • Clitocybe flaccida (Sowerby) P. Kumm., Führer Pilzk.: 124 (1871)
  • Clitocybe flaccida var. lobata (Sowerby) Romagn. & Bon, Documents Mycologiques 17(67): 11 (1987)
  • Clitocybe gilva (Pers.) P. Kumm., Führer Pilzk.: 124 (1871)
  • Clitocybe infundibuliformis sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005)
  • Clitocybe splendens (Pers.) Gillet, Hyménomycètes (Alençon): 139 (1874)
  • Lepista flaccida f. gilva (Pers.) Krieglst., Beiträge zur Kenntnis der Pilze Mitteleuropas 7: 71 (1991)
  • Lepista gilva (Pers.) Pat.
  • Omphalia gilva (Pers.) Gray, A Natural Arrangement of British Plants (London) 1: 612 (1821)
  • Omphalia lobata (Sowerby) Gray, A Natural Arrangement of British Plants (London) 1: 612 (1821)
  • Paralepista gilva (Pers.) Raithelh., Metrodiana 23(3): 117 (1993)

Specie simili[modifica | modifica wikitesto]

  • Altre specie congeneri, in particolare Paralepista flaccida, precedentemente classificata come Lepista inversa.

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