Leggi per la Ricostruzione

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Le Leggi per la ricostruzione, o Leggi per la ricostruzione militare, (2 marzo, 1867, 14 Stat. 428-430, c.153; 23 marzo 1867, 15 Stat. 2-5, c.6; 19 luglio 1867, 15 Stat. 14-16, c.30; e 11 marzo 1868, 15 Stat. 41, c.25) furono quattro leggi (statutes = Stat.) approvate durante lꞌEra della ricostruzione dal 41º Congresso degli Stati Uniti indicanti i requisiti per la riammissione degli Stati del Sud allꞌUnione. Il titolo effettivo della legislazione iniziale era "Una legge per adottare un governo più efficiente per gli Stati Ribelli"[1] e fu approvata il 4 marzo 1867.

Il possesso dei requisiti della legge era necessario per la riammissione degli ex Stati Confederati allꞌUnione in base ai controlli militari e federali imposti durante e dopo la guerra civile.

Le leggi escludevano il Tennessee, che aveva già ratificato il XIV emendamento ed era stato riammesso allꞌUnione il 24 luglio 1866.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Un elemento chiave che si aggiungeva alle leggi comprendeva la creazione di cinque distretti militari nel Sud, ciascuno al comando di un generale, che sarebbe servito a far rispettare il governo nella regione. In aggiunta, il Congresso richiese che ogni stato redigesse una nuova costituzione, che sarebbe stata approvata dal Congresso. Agli stati fu anche richiesto di ratificare il XIV emendamento della Costituzione e garantire i diritti di voto alle persone di colore. I veti del Presidente Andrew Johnson a queste misure furono superati dal Congresso.

Il generale George Meade (del Terzo Distretto Militare) incaricò il Brigadier Generale Thomas H. Ruger[3] di sostituire il Governatore della Georgia Charles J. Jenkins, che era stato eletto come unico candidato nel 1865 per succedere a James Johnson, che aveva avuto l'incarico dal Presidente Andrew Johnson.

Dopo che lꞌEx parte McCardle[4] (1869) era giunta dinnanzi alla Corte suprema degli Stati Uniti d'America, il Congresso temette che la Corte potesse rigettare le Leggi di Ricostruzione come incostituzionali. Per prevenire ciò, il Congresso abrogò la legge dell'Habeas Corpus del 1867, eliminando la giurisdizione della Corte Suprema sul caso.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) A Century of Lawmaking for a New Nation: U.S. Congressional Documents and Debates, 1774–1875 | Statutes at Large, 39th Congress, 2nd Session, in Library of Congress. URL consultato il 15 novembre 2019.
  2. ^ (EN) Tennessee re-admitted to the Union, in Gilder Lehrman Institute of American History. URL consultato il 15 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2014).
  3. ^ (EN) Lucian Lamar Knight, A Standard History of Georgia and Georgians, vol. 2, Lewish publishing Company, 1917, p. 830, ISBN 9785876667304, OCLC 1855247.
  4. ^ Ex parte McCardle, 74 U.S. (7 Wall.) 506 (1869), è una decisione della Corte suprema degli Stati Uniti d'America che esamina l'estensione della giurisdizione della Suprema Corte nel rivedere i giudizi delle corti di livello inferiore in base alle leggi federali.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Kevin J. Coleman (2015): The Voting Rights Act of 1965: Background and Overview (PDF). Questo documento, Congressional Research Service, descrive alle pagine 4–5 i quattro Reconstruction Acts approvati nel 1867 e nel 1868 nel contesto della Ricostruzione degli Stati Uniti dopo la fine della guerra civile come previsto dal Congresso degli Stati Uniti.
  • (EN) Archiviato dall'originale il 22 giugno 2021.