Le tenebre e la luna

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Le tenebre e la luna è un mito dei Boscimani meridionali (Sudafrica) che vuole spiegare come ebbe origine il mondo, quali funzioni siano assegnate agli astri e quale sia il ruolo degli agenti atmosferici. Quindi si tratta di una storia sacra trasmessa per via orale utile anche per rinsaldare e unificare la comunità. Il mito ha la funzione primaria di descrivere come andarono i fatti all'origine della vita, quando da un caos primordiale si diffuse la vita degli esseri viventi.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

È la narrazione delle vicende di una mantide che togliendosi il calzare lo gettò in alto trasformandolo in una luna che risplende nelle tenebre, ed è fredda perché e formata di cuoio ed è rossa perché su di essa vi è la terra sulla quale aveva camminato la Mantide. Quest'ultima aveva creato un'antilope che si nutriva di miele e lo divorava togliendolo agli altri esseri viventi. Questo fatto indispettì arcobaleno che la uccise facendo disperare la Mantide anche perché l'antilope fu mangiata dai formichieri nonostante i tentativi della Mantide di scongiurare il fatto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Miti e leggende dell'Africa nera", di Gilberto Mazzoleni, RCS Libri, Milano, 2005, pag.23, 54-57

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • L. Mair, Regni africani, Feltrinelli, Milano, 1981
  • M. Detienne, Il mito:guida storica e critica, Laterza, Bari, 1975
  • W.H.I.Bleek e L.C.Lloyd, The Mantis and is Friends: Bushman Folk-Lore, Cape Town, 1923

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]